
Ritratto della Lovegang: Cuore, Sangue, Sentimento
La Lovegang è sulla bocca di tutti gli ascoltatori di rap italiano da ormai un paio d’anni. Il collettivo trasteverino ha cambiato le regole del gioco, portando una nuova realtà musicale e un nuovo immaginario che hanno letteralmente rinfrescato la scena italiana. Il merito di questo grande successo è dovuto a diversi fattori: dalla perseveranza nella pubblicazione di nuova musica a cadenza piuttosto regolare, all’originalità di ogni singolo progetto partorito dai diversi membri, fino alla volontà di esplorare territori musicali anche fuori dal genere rap.
Fare un ritratto della Lovegang nel 2019, senza tornare indietro nel tempo e scavare nel loro background, è impossibile. Se storicamente la maggioranza dei membri si conosce fin dagli anni adolescenziali – tanto che il gruppo vero e proprio di amici nasce intorno al 2006 -, le prime collaborazioni musicali arrivano nel 2012 tra Drone e Carl Brave, che poi si aggiungerà al collettivo assieme a Ugo Borghetti e a Nino Brown. Tuttavia è il 2017 l’anno in cui il loro nome inizia a farsi strada con prepotenza: quell’anno, infatti, Carl Brave e Franco126 escono con Polaroid, un perfetto mix di rap, pop, cantautorato, in cui a fare da padrone è il racconto di situazioni di vita quotidiana in cui tutti si possono ritrovare parola per parola. Contemporaneamente, Ketama126 pubblica Oh Madonna, un disco originale e dalla forte identità che rappresenta il suo primo manifesto artistico.
Da qui in poi, la strada per questo gruppo di amici è tutta in discesa: tra 2018 e 2019, infatti, la Lovegang assume una rilevanza unica e forse anche inaspettata all’interno della scena italiana. Lovegang è un quadro dalle mille sfumature, in cui convergono le personalità artistiche più varie e disparate, unite però dalla comune passione per la musica e per il racconto della vita quotidiana, dell’amore, dei drammi personali e dell’amicizia che lega tutto il collettivo. E’ proprio questo uno dei fattori principali del loro successo: la grande varietà musicale, che al suo interno permette di trovare in ogni momento il disco giusto o la canzone giusta per qualsiasi evenienza e di raggiungere un elevato numero di ascoltatori, sia nel mondo del rap sia al di fuori di esso.
Nella Lovegang c’è spazio per il rap-pop di Carl Brave e Franco126 tra Polaroid, Notti Brave e Stanza Singola che cantano l’amore – da quello corrisposto a quello senza lieto fine – e le situazioni di vita quotidiana che capitano a tutti in una chiave unica e inimitabile; c’è spazio per chi dà libero sfogo ai propri demoni come Ketama che parla a ruota libera di sesso, droga, amore nei 26 minuti di Rehab, uno dei lavori più intensi del 2018, grazie a produzioni eccellenti, campionamenti di alto livello e un linguaggio esplicito che declina perfettamente le contraddizioni dell’artista e il suo rapporto con il bene ed il male, dove il bene è visto come male ed il male è visto come bene – cocaina sana e una mente malata è una delle tanti chiavi di lettura del disco.
Anche Pretty Solero ha trovato i suoi momenti di gloria: tra l’uscita del suo primo disco solista, Romanzo Rosa, e i singoli migliori della sua carriera come Brooklyn e Rione sentimento, il creatore della Lovegang si è fatto notare per interessanti doti canore e una poetica che poggia per metà sulle esperienze vissute in strada e per l’altra sulle esperienze amorose, raccontate con un accento fortemente romantico che non scade però nel banale o nell’esagerazione.
A meritare un capitolo a parte sono Asp126 e Ugo Borghetti, senza dubbio i due membri dallo stile più particolare non solo all’interno del collettivo, ma anche in tutta Italia. Mentre Borghetti si fa portavoce di un forte disagio esistenziale, trasmesso attraverso l’uso di un flow per niente convenzionale – che si potrebbe quasi definire spoken word – e di una scrittura diretta, suggestiva e per certi versi poetica, Asp126 fa della semplicità la sua arma vincente: anche lui ha in dotazione un flow originale, lento e rilassato, un tono di voce basso e liriche quotidiane e fortemente malinconiche. I due artisti hanno tra l’altro un joint album in uscita il 29 di questo mese, dal titolo – Senza ghiaccio – e dal concept interessanti e dalle buone aspettative per ciò che andremo ad ascoltare, dati anche i singoli di pregevole fattura pubblicati negli ultimi mesi.
Come detto, la volontà di esplorare anche generi musicali fuori dal rap è una caratteristica di spicco del collettivo e si è rivelata fondamentale per ampliare il bacino d’utenza della Lovegang. Non è un caso infatti che, per esempio, la musica di Franco126 si sia a poco a poco evoluta, spostandosi verso uno stile cantautoriale che ha riscosso grande successo in tutta Italia. Stanza Singola, uscito a inizio anno, racchiude la splendida voce dell’artista e i testi sentimentali, introspettivi e romantici tipici del nostro. Il disco ha inoltre un’ottima resa live, sicuramente un valore aggiunto per quanto riguarda questo lavoro e che dimostra anche quanto Franco sia un artista versatile e a 360 gradi.
Lo stesso Ketama ha portato nel suo primo disco ufficiale, Kety, un mix di generi, influenze e stili musicali come pochi hanno fatto ultimamente: tra un campionamento del Wu-Tang Clan e uno di Burzum, il sax del padre, le chitarre e la voce di Generic Animal, il piccolo Kety ha dato in pasto al pubblico un disco musicalmente validissimo, in parte lontano dai lavori precedenti, ma che poggia sugli stessi ideali di sempre della Lovegang.
La qualità artistica del gruppo è stata riconosciuta anche da numerose collaborazioni di cui si sono resi protagonisti buona parte dei membri: Franco126 e Ketama hanno dispensato strofe e ritornelli pressoché inarrivabili per Noyz Narcos, Gemitaiz, Gemello e Night Skinny – rendendosi grandi protagonisti soprattutto in Mattoni; Carl ha collaborato con artisti mainstream del calibro di Marracash e Rkomi, fino alla hit estiva Vivere tutte le vite con Elisa; Ugo Borghetti ha partecipato ad uno dei banger più potenti dell’anno cioè Sad di Joe Scacchi, appena uscito col disco, ed è inoltre presente nell’esordio discografico di Massimo Pericolo, con una strofa killer in Ansia.
La Lovegang è arrivata fino ai piani alti del rap italiano grazie ad una proposta artistica originale, sincera e fuori dagli schemi. Il disco di collettivo pubblicato a febbraio – Cuore Sangue Sentimento – e interamente prodotto da Drone126 è il perfetto manifesto artistico di questo gruppo di amici che, accomunati dalla grande passione per la musica, hanno ottenuto dopo anni di gavetta il meritato successo, destinato a crescere sempre di più.
Tag: 126, carl brave, drone, franchino, ketama, lovegang, nino brown, pretty solero, uno borghetti

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