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Giù le mani da Side

Side è sicuramente il membro della Dark Polo Gang su cui più si discute recentemente. La sua figura è sempre più chiaccherata, non tanto sotto il profilo artistico, ma sotto quello umano. Diverse sono state le sue vicissitudini, cerchiamo di fare chiarezza insieme.

 

In primis partiamo con delle scuse: Side perdonaci, lo sappiamo che adesso sei semplicemente Arturo.

Il 2018 è stato, fin’ora, un anno molto particolare per Arturo Bruni. Il 5 Gennaio c’è stato il rilascio di Sick Side, il suo primo lavoro da solista, senza copie fisiche o alcun tour successivo, un album accolto molto positivamente e che ha convinto molti delle potenzialità del rapper trasteverino. Senza risparmiarsi qualche sbavatura o imperfezione tecnica, Side è riuscito a raccontare molto di sé, del suo mondo fatto di successi e di demoni che continuano a non abbandonarlo.

Dopo Sick Side, però, la luce dei riflettori su di lui è continuata vertiginosamente ad aumentare.

 

Uno degli argomenti più discussi ultimamente è diventato proprio lo stato di salute di Side: mai avaro nel rilasciare Instagram stories, in molte era parso fuori fase, sconnesso, palesemente sotto l’effetto di uno o più sostanze stupefacenti.

Di solito si tratta di dicerie, voci di corridoio che girano senza poter avere conferme immediate, ma in questo, caso, è tutto diverso: al di là dell’onnipresente uso di cannabis, è stato Side stesso sempre più spesso a ritrarsi più di una volta intento a consumare lean (un mix di sciroppo a base di codeina con una bevanda gassata), e questo ha innestato diversi campanelli di allarme per una folta schiera di fan.

Il rapper classe ’94 è a qualcuno sembrato essersi allontanato dalla stessa Dark Polo Gang, vista la sua assenza nelle stories con gli altri membri del gruppo e l’insistenza sul cambio di nickname, quasi a voler tranciare ogni legame precedente con il mondo “Dark” (anche se in realtà il suo monito era dovuto solo ai fan che nel caso di incontri di persona).

Il paragone che spesso è stato fatto è stato quello con il mai troppo compianto Lil Peep, genio americano della scena emo-trap scomparso lo scorso 15 Novembre a soli 21 anni per un’overdose di Xanax e Fentanyl, e noto per i suoi eccessi nel campo delle droghe.

Side, che con Peep condivideva una folta schiera di tatuaggi facciali, ci ha tenuto a smentire personalmente tutti quelli che hanno avanzato questo paragone: non per mancanza di rispetto (anzi, ha dichiarato lui stesso di essere stato ed essere tutt’ora un grandissimo fan di Peep) ma semplicemente perché non possono essere accomunate le circostanze e le situazioni che li hanno portati a vivere i loro profondi momenti di difficoltà.

L’influenza di Peep resta tuttavia innegabile, tant’è che recentemente Sick Luke ha spoilerato qualche secondo di una nuova canzone proprio con Side le cui tematiche (depressione e suicidio) sono del tutto condivise con quelle del rapper della GothBoiClicque.

 

A fronte di molti che hanno ironizzato (la battuta più ricorrente, quella sul giocarsi il nome di Side al Fantamorto, è diventata così diffusa da essere stata incorporata addirittura nel freestyle a Real Talk di Mike Highsnob), qualche certezza (le uniche possibili con argomenti così delicati che coinvolgono un ragazzo giovanissimo) c’è ed è data dalle stesse parole del rapper della DPG, che non ha nascosto di aver passato dei momenti difficili per problemi legali e di salute, ma di averli per ora superati.

Side, negli ultimi giorni, è parso più in forma, più attivo, ha preso parte al Comicon di Napoli (per la presentazione di una serie tv sulla Dark Polo Gang) insieme agli altri membri del gruppo (in questa circostanza ha di nuovo confermato di aver avuto problemi di salute) e, soprattutto, è tornato in studio con Sick Luke, che non ha mai mancato di dargli anche in pubblico il massimo del sostegno possibile (congiuntamente alla sua fidanzata Marïna).

Non possiamo che augurarci il meglio per Side/Arturo: sembra un luogo comune, anche un po’ stantio, ma spesso è proprio la fragilità ciò che segna la differenza tra un bravo e un grande artista.


Savio De Vivo

24 anni. Sono un uomo di poche parole...ci sono domande?

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