Tutti i numeri dell’industria discografica mondiale: il Global Music Report ha Sfera Ebbasta in copertina
Qualche giorno fa, l’International Federation of the Phonographic Industry (IFPI), l’organizzazione che rappresenta l’industria discografica mondiale, ha pubblicato il Global Music Report 2019, nel quale possiamo trovare i dati più significativi dell’industria. E c’è pure Sfera Ebbasta nell’illustrazione di presentazione.
‘Abbiamo assistito a quattro anni consecutivi di crescita: è un progresso che sta permettendo alle case discografiche di proseguire negli investimenti, non solo nelle persone, nelle tecnologie e negli artisti, ma anche nelle regioni in via di sviluppo. Mentre i mercati continuano a svilupparsi ed evolversi, è importante che siano predisposte le giuste infrastrutture legali per garantire che la musica venga valutata in maniera equa e che i ricavi vengano restituiti ai titolari dei diritti. Stiamo lavorando per garantire che la musica continui nel suo entusiasmante viaggio globale.’
Frances Moore, Ceo di IFPI.
Il mercato discografico globale cresce del 9,7% e genera nel 2018 19,1 miliardi di dollari, facendo registrare un segno positivo per il quarto anno consecutivo, con una crescita addirittura maggiore rispetto a quella dell’anno precedente (+7,4%); lo streaming continua a guidare questa crescita, con i ricavi che crescono del 34% per arrivare a creare il 47% dei profitti totali del mercato, grazie anche ad un importante aumento del 32,9% degli abbonamenti a pagamento alle piattaforme streaming, arrivati a 255 milioni; la crescita a livello globale dello streaming più che compensa la caduta degli altri settori.
Il mercato discografico è diviso nei seguenti settori:
- Digitale (59%): a sua volta si divide in abbonamenti alle piattaforme streaming (37% account a pagamento, e 10% di account freemium) e in download o altre forme di digitale (12%); nel complesso questo settore vale 11,2 miliardi di dollari, facendo registrare una crescita del 21,1% rispetto all’anno precedente; nel dettaglio lo streaming cresce del 34% per un business di quasi 9 miliardi di dollari, mentre i download legali calano del 21,2%;
- Fisico (25%): il fisico continua a calare (-10,1%), anche se un ristretto numero di mercati, come India, Giappone (dove il fisico rappresenta ancora il 71% del mercato totale) e Sud Corea presentano numeri in rialzo; un’importante quota di questo settore è rappresentata dalle vendite dei vinili, che non tramontano mai e rappresentano un mercato di nicchia in crescita per il tredicesimo anno consecutivo.
- Diritti di performance (14%): settore che rappresenta l’uso della musica registrata da parte degli emittenti pubblici e che fa registrare un’importante crescita del +9,8%;
- Sincronizzazioni (2%): ricavi provenienti dall’utilizzo della musica in pubblicità, film, giochi e programmi televisivi, cresce ancora (+5,2%) ma frena rispetto all’anno precedente (+14,6%).
A livello geografico, i mercati che trainano la crescita, oltre a quello del Nord America in costante crescita a doppia cifra già da un paio d’anni, sono quelli dell’America Latina (+16,8%) e dell’Asia (+11,7%), guidati in particolare dalla Corea del Sud e dal Brasile (+38,5% nel digitale), che rappresentano rispettivamente il sesto e il decimo mercato più importante, mentre l’Europa rimane pressoché stabile rispetto al 2017 (+0,1%), con dati molto contrastanti al suo interno (ad es. l’Austria cresce addirittura del 20%, mentre la Germania vede una caduta dei profitti pari al 10% rispetto all’anno precedente).
Il Global Music Report 2019 della Ifpi presenta dati importanti per il mercato in Italia che fa registrare un aumento del 2,6% per un fatturato di 228 milioni; un’eccellenza in Italia è rappresentata dal mercato fisico che si rivela come uno dei più forti a livello internazionale (settimo), grazie anche al successo del Bonus Cultura, che nel 2018 ha prodotto oltre 21 milioni di fatturato, per la quasi totalità del fisico, ed è anche servito, grazie alla partnership con Spotify, per dare un’ulteriore impulso alla crescita dei servizi in abbonamento premium delle piattaforme streaming, cresciuti del 55,4% rispetto al 2017.
Nel report sono anche presenti alcune classifiche che dimostrano come il rap abbia ormai preso il sopravvento sugli altri generi, arrivando a dividersi i vertici con il pop; per quanto riguarda la Top10 Global Recording Music, le prime 5 posizioni sono occupate da quattro esponenti del rap: Drake è saldamente al comando, davanti ai BTS, gruppo coreano accostabile al pop rap che negli ultimi anni ha fatto registrare numeri davvero interessanti, mentre Ed Sheeran interrompe il dominio degli artisti rap piazzandosi davanti a Post Malone ed Eminem.
La classifica dei singoli è invece dominata da Havana, il singolo di Camilla Cabello in collaborazione con Young Thug, seguito da God’s Plan di Drake, Shape of You e Perfect di Ed Sheeran e Girls Like You dei Maroon 5 e CardiB, la donna rapper dei record.
I dati del Global Music Report 2019 confermano la crescita che l’industria aveva fatto registrare già negli ultimi anni lasciando ben sperare per il futuro; la speranza è che la costante crescita delle piattaforme streaming, con la conseguente diffusione nella vita quotidiana di un segmento di popolazione sempre più grande,continui a contrastare il problema della pirateria che, seppur molto più contenuto, è ancora diffuso.
Scarica gratuitamente e leggi il Global Music Report 2019 al seguente link:
https://www.ifpi.org/recording-industry-in-numbers.php