Il Primavera Sound parla la lingua del rap anche quest’anno
Dal 30 Maggio al 1 Giugno, a Barcellona si terrà il Primavera Sound, il più importante festival europeo di alternative indie rock. Mai come quest’anno, lo spazio dedicato ad artisti hip-hop è stato così ampio.
Complice anche l’esponenziale crescita dell’importanza del rap nel panorama mainstream mondiale, la line-up del festival catalano si può finalmente definire eterogenea ed inclusiva.
Va inoltre sottolineata la presenza corposa di artiste donne nel programma proposto: la politica dell’organizzazione, infatti, è stata definita come “new normal”. Tale novità consiste nel costituire un numero uguale di artisti uomini e artiste donne, spaziando in tutti i generi, dalla chitarrina indie, all’elettronica da clubber berlinese, fino ad arrivare alla nostra amata musica black e hip hop. Una risposta, aggiungiamo, decisamente più concreta ed efficace ai problemi di disuguaglianza di genere, rispetto alle critiche sterili sulla famigerata misoginia dei testi della musica rap.
Non c’è da stupirsi dunque se, soprattutto nei rapper e artisti r’n’b un po’ meno sotto i riflettori, ci sia una nutrita compagine di donne.
In ogni caso, tra gli headliners contiamo Future, Nas, Pusha T, la regina del nu soul Erykah Badu, Danny Brown. Teoricamente doveva esserci anche Cardi B, ma la vincitrice del Grammy per miglior album rap 2019 ha dato tristemente forfait, ed è stata rimpiazzata da una ormai redenta (e noiosissima) Miley Cyrus.
Una line-up così variegata ed eterogenea è dunque un’occasione per poter approfondire le proprie conoscenze, o rispolverare artisti meritevoli e riconosciuti ma appena fuori dai radar del mainstream propinato dalla top 50 Spotify.
Di seguito, cinque artisti da ascoltare assolutamente che calcheranno i palchi del Parc del Forùm a Barcellona.
070Shake
A soli 19 anni, Danielle Balbuena (aka Dani Moon) è uno degli astri nascenti della scena rap. La rapper, di origini latino-americane, fa parte del collettivo 070, il cui nome deriva dallo zip code del New Jersey, zona di cui sono originari i membri.
Nonostante la giovane età, la rapper statunitense ha già un curriculum notevole: ha collaborato con Kanye West nei brani Ghost Towns e Violent Crimes ed è ospite di Pusha T in Daytona nel brano Santeria. È a tutti gli effetti sotto l’ala protettiva di Yeezy.
Il suo EP d’esordio è Glitter, rilasciato nel 2018: il timbro ruvido, abrasivo e androgino si sposa perfettamente con le produzioni, dai toni più synth pop e soft. L’artista inoltre si destreggia agilmente in temi esistenziali, senza appesantire la propria produzione, creando dunque una sinergia efficace e organica tra sonorità alt-pop e contenuti profondamente introspettivi e intimi. Un esempio è la toccante I Laugh When I’m With Friends But Sad When I’m Alone. Il futuro della scena rap ha diversi colpi in canna, e Dani Moon è uno di questi.
FKA Twigs
Al secolo Tahliah Debrett Barnett, la ballerina e cantautrice britannica di origini giamaicane deve il suo nome alla sua corporatura esile, che ricorda dei “twigs”, per l’appunto dei ramoscelli.
Ballerina molto importante, inizia la sua carriera musicale nel 2012, rilasciando il suo EP d’esordio EP1, prodotto, seguito l’anno successivo da EP2.
Il 2014 vede la nascita del suo album di debutto LP1, che contiene la hit conclamata Six Weeks. Il genere di FKA Twigs non è certamente rap: i suoi brani sono caratterizzati da sonorità r’n’b profondamente influenzate dall’elettronica, andando a formare un suono onirico ed etereo. I pezzi della cantautrice trasportano in un universo suggestivo e sognante, una realtà fluttuante e sperimentale.
E last but not least, ha preso parte all’ultima fatica di A$Ap Rocky Testing, collaborando nel brano Fukk Sleep, dove intona una bellissima outro del brano.
Nel caso abbiate bisogno di un’artista con cui viaggiare o sognare, è quella giusta.
JPEGMafia
Originario di Baltimora, il rapper ha riconoscimento nel mainstream con il rilascio di Veteran nel 2018. Ha avuto una vita e carriera piuttosto movimentate (ha fatto parte dell’esercito, è partito per l’Iraq, ha fatto parte di una band a Tokyo prima di ritornare negli Stati uniti), e tale rumorosità non-stop si riflette anche nei suoi brani. Produzioni industriali, accese, frenetiche che vanno a unirsi a testi aspramente critici nei confronti delle contraddizioni della società americana. L’immagine che dà JPEGMafia tuttavia non è il solito sermone politicamente autoreferenziale, bensì fa dell’amara satira e dark humor una delle sue armi principali, come nel brano “I Might Vote 4 Donald Trump” .
Temi come cultural appropriation o le disuguaglianze tra bianchi e neri nella società americana sono la spina dorsale delle sue produzioni, che si esprimono attraverso una violenta e aspra satira. Una ventata di novità in un panorama rap che rischia di andare incontro a una pericolosa saturazione.
Princess Nokia
Princess Nokia, all’anagrafe Destiny Frasqueri, è una delle rapper più importanti e suggestive della scena. Il suo album, uscito nel 2017, 1992 Deluxe (espansione del mixtape 1992) è un must-listen, ove la rapper newyorchese di origini portoricane snocciola tutta la sua verve, grinta e indipendenza, come nella hit Tomboy. In questo lavoro, Princess Nokia è aggressiva, non ha peli sulla lingua, si definisce un “maschiaccio” e mescola ironia e voglia di azzannare il mondo. Inoltre, supporta apertamente tematiche come l’uguaglianza di genere, l’auto-affermazione ed emancipazione della donna e si definisce lei stessa come genderfluid.
Nel 2018 ha rilasciato A Girl Cried Red, album caratterizzato da toni più emo e meno sfrontati, dimostrando una positiva eterogeneità nel corpus dei propri lavori. Se si desidera una voce fuori dal coro, una rebel with a cause, è l’artista adatta per le vostre cuffie.
slowthai
Ci spostiamo in Inghilterra, dove troviamo il 24enne Tyron Kaymone Frampton, originario di Northampton, capoluogo dell’omonima contea.
slowthai è riconoscibile subito per il proprio flow e timbro: un accento inglese fortissimo, che tradisce provincia e Northamptonshire da ogni poro, mescolato ad una parlata dinoccolata ma efficace e accattivante. Non a caso il suo nome deriva da un soprannome che aveva da piccolo, causato da un impedimento alla bocca che lo faceva parlare lentamente. La sua carriera inizia tre anni fa, con il rilascio del singolo Jiggle nel 2016 e continua con due EP, I Wish I Knew (2017) e RUNT (2018).
Nothing Great About Britain, freschissimo di rilascio, è l’album di debutto del rapper inglese: in questo lavoro vengono raccontate le periferie, la classe operaia, le questioni sociali, come la Brexit, che attanagliano l’Inghilterra del 2019.
Questo progetto è inoltre arricchito da una splendida collaborazione con Skepta, da cui è nata la hit Inglorious. slowthai è l’artista giusto se si vuole far esperienza di uno spaccato di società, quella più emarginata e provinciale, troppe volte lontana dai riflettori e dall’attenzione dei media.
Menzione d’onore per: CupcakKe, Goth Boi Clique, IDK, Kali Uchis, Mykki Blanco, Solange