Il potere del ricordo: Booriana è davvero la tempesta perfetta?
Booriana è il nuovo progetto da indipendente di En?gma: l’artista sardo
continua a sfornare musica, accompagnato anche stavolta da Kaizèn alle
produzioni.
La quantità elevata di brani prodotti in poco più di un anno ne avrà ridotto la
qualità?
La fase Post-Machete di Marcello è più produttiva che mai. Da quando si è allontananto dal collettivo che lui stesso ha fondato insieme a Salmo, Dj Slait ed El Raton, nel suo percorso artistico vi è un’innegabile crescita. All’annuncio della tracklist di Indaco, i fan più accorti avevano intuito che fosse successo qualcosa tra il collettivo e il rapper, dato che la sua seconda prova da solista era uscita da indipendente.
Il suo terzo album in studio risulta come una rinascita artistica, svincolata dalla crew che ormai non gli apparteneva: seppur valido, Indaco ha i lineamenti di un disco acerbo.
A distanza di due anni arriva l’adolescenza indipendente di En?gma: in un solo anno pubblica Shardana e Terranova. Nel primo disco, Kaizèn produce la maggior parte delle tracce e si inizia a percepire l’intesa artistica che vi è tra i due.
Intesa che andrà a consolidarsi con la sua ultima fatica Booriana, l’esame di maturità che En?gma ha ampiamente passato. Il disco apre le porte ad un ascolto meno concentrato: i concetti che Marcello intende esprimere risultano più immediati senza però rinunciare alla sua classica raffinatezza lirica.
Questa volta, il campionamento regna sovrano nelle strumentali, tutte composte dal binomio
Kaizèn-En?gma. Esse spaziano tra diversi generi musicali, slegandosi anch’esse dalla
dimensione Hip-Hop in favore di rock, funk e molto altro. Le strumentali creano ambienti ed
atmosfere ad hoc per le liriche: l’album non è incentrato su un solo mood bensì
vede il ricordo e il passato come tema principale.
L’album è stato anticipato con Misunderstanding, che riassume a grandi linee
ciò che andremo a trovare all’interno del progetto.
Il viaggio inizia con una collaborazione inaspettata con Shade: Pensieri
Nomadi.
Il titolo stesso racchiude il concetto tematico di base: i due si limitano al classico sfogo
verso ignoti. Seppur contenuti già sentiti, En?gma si toglie qualche sassolino dalla scarpa,
forse riferendosi a qualche vecchia conoscenza in alcuni passaggi. Shade ha aggiunto alla
traccia uno dei classici esercizi di stile con forte autocelebrazione.
La terza traccia, Booriana Soul Groove, è decisamente più incalzante su una atmosfera Soul, caratterizzata da un flow che enfatizza una lirica condita da critiche volte alla Chiesa e alle nuove generazioni. Nel brano è presente un passaggio che rimanda a Coma, il suo primo album ufficiale: “Siamo la mia ombra ed io, dopo in disco la lista è +2” potrebbe riferirsi a L’uomo VS l’ombra. Quest’ultimo è uno storytelling, che vede En?gma abbandonato dalla sua ombra, in quanto stanca del comportamento dell’individuo. Questa barra potrebbe indicare che l’ombra e Marcello si sono ricongiunti, chiudendo un ciclo che ciclo che culmina con la riappacificazione con sè stesso.
Se in Booriana Soul Groove possiamo vedere un accenno di buriana, le acque si calmano con la collaborazione con Emis Killa. In Paracadute i due abbandonano diverse maschere per mettere a nudo la loro gratitudine verso la musica e i testi stessi che usano come “paracadute”. In un pezzo conscius come questo, i due volgono lo sguardo al passato, rivivendo e raccontando momenti per loro essenziali. La versatilità di Killa gli consente di coniugarsi eccezionalmente con En?gma, cullato da una strumentale d’eccezione.
Cambia il contesto nella sesta traccia, dove vediamo Ghemon come ospite nel
pezzo malinconico Mia.
Entrambi gli artisti rimandano (nuovamente) al passato: En?gma racconta alcuni
retroscena della sua adolescenza, evidenziando l’importanza dei punti di vista e di
come ogni scelta sia stata incredibilmente personale; Ghemon racconta del suo passato con
non poca retorica. Nella sua strofa però manca qualcosa, forse limitata dalla durata, sembra
quasi fuori contesto. Anche in questa traccia la strumentale emerge per la qualità,
riuscendo nell’intento di fare da sottofondo a memorie dolorose e lontane.
Come lettera aperta ad un amore forse distante, Fase REM è la settima traccia. Complice un’atmosfera particolare, questa può risultare come pecca, da sottolineare a penna rossa nella tracklist. Per gustarla a pieno bisogna essere nel mood adatto, emotivamente pronti per entrare in empatia con En?gma, qui più in difficoltà del normale nell’esprimere all’ascoltatore le proprie emozioni.
Si cambia atmosfera con il pezzo che ospita una figura iconica dell’Old School italiano. En?gma e Inoki, in Apatia, raccontano di come non sentano più niente e siano estranei alle emozioni che li hanno corrosi. Inoki in particolare racconta del suo passato poco fortunato e di come sia riuscito, dal niente, ad “accendere un fuoco”. Un altro abbinamento atipico ma riuscito, sopratutto per una traccia di questo tipo. Inoki si spoglia “dei dubbi e dell’orgoglio” ed è autore di una buona prova, senza particolari acuti nè tonfi.
Ricordami di te è la decima traccia e ospita Claver Gold e Tormento. In questa traccia Daycol gioca in casa: racconta ancora una volta del suo passato e il ricordo si conferma tema portante del disco. Nella sua strofa denuncia la sua provincia, corrotta dall’omertà, passando dalla povertà per arrivare ai momenti più personali che con coraggio racconta.
En?gma fa mostra di un flow nuovo, che si addice all’atmosfera malinconica del contesto. Seppur l’argomento sia lo stesso, Marcello lo racconta in maniera diversa, riuscendo a non scadere ne banale. Tormento è decisamente inadatto a quello che rappresenta questa traccia, raccontando di una sfortunata serie di eventi che porteranno una ragazza a rimanere incinta, forse per la distrazione del rapper stesso: 12 versi di livello inferiore ai due che lo hanno preceduto.
L’undicesima traccia Indifesi è forse quella con la maggiore capacità d’impatto. Senza entrare eccessivamente nell’ambito politico, questa traccia racconta l’immigrazione dal punto di vista dei migranti: En?gma descrive le tappe che essi affrontano per approdare in un posto migliore. Traccia di grande forza: sempre complice una strumentale di alto livello in grado di descrivere un evento di tale drammaticità.
Si torna ad un atmosfera decisamente diversa con Knock Knock Out dove è presente l’ultimo ospite: Anagogia. In questo brano i due tirano fuori il lato aggressivo: En?gma accusa CasaPound con una barra che rimanda alla Strage di Piazzale Loreto. Non mancano riferimenti calcistici e al mondo del wrestling in questo pezzo dai caratteri provocatori, improntato sullo sfogo personale.
L’album si conclude con un pezzo personale: 07026 è infatti il CAP della città natale
di Marcello, Olbia.
In questa traccia En?gma si prende la libertà di dire qualcosa al nemico immaginario su un
beat più calmo che fa da contraltare al precedente.
In conclusione Booriana rappresenta la maturità artistica che Marcallo cercava da
tempo dopo essere uscito da Machete. Album molto valido anche se a tratti
monotono, con strumentali cucite su misura come un abito di sartoria: l’accoppiata
Kaizèn-En?gma si consolida e spicca per intesa nella produzione di entrambi per le liriche
del rapper, riuscendo a creare atmosfere e contesti che fanno tralasciare i momenti
maggiormente ridondanti.
L’album ha debuttato al quarto posto tra i dischi più venduti in Italia, sotto artisti
con un carico mediatico molto più alto come Ultimo, Ernia e Coez.
La coppia rapper-producer ha dato molte soddisfazioni, ma durerà?