• My Love Lockdown e il sole di mezzanotte: intervista a Sina

    In occasione della pubblicazione del progetto My Love Lockdown (Midnight Sun) abbiamo intervistato Sina, un giovane emergente che sembra sempre più vicino ad irrompere nella Serie A del rap italiano. Origine sarda, un importante bagaglio di esperienza musicale alla spalle e tanta voglia di farsi capire e ascoltare. Di seguito trovate la nostra chiaccherata con lui.

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  • L’FSK STUPISCE ANCORA

    FSK TRAPSHIT è stato senza dubbio uno dei dischi protagonisti dell’annata scorsa. Un manifesto senza censura, sfacciato e sporco di lean che ha portato nelle cuffiette degli ascoltatori la peculiare visione della musica trap dell’FSK. Il trio lucano si è fatto strada a banger quali LA PROVA DEL CUOCO e NO SNITCH, prima di sfondare il portone del mainstream grazie ad ANSIA NO, conclamatissima hit da club presente nell’edizione deluxe dell’album d’esordio.
    Dopo aver rilasciato il singolo SETTIMANA AL CALDO, il gruppo è tornato in pista con un nuovo progetto. Saranno riusciti a sorprendere di nuovo?

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  • Vaz Tè ha mantenuto tutte le promesse

    Un noto adagio recita che l’importante non è la destinazione, ma il viaggio. È un motto che pone l’attenzione sul percorso che compiamo verso una determinata azione o obiettivo e su come sia il modo tramite il quale lo compiamo a farci crescere, e non il risultato raggiunto.
    Spesso però bisogna avere il coraggio di ribaltare questa prospettiva poichè un pellegrinaggio troppo lungo rischia di far perdere di vista ciò che è più importante, ossia il punto d’arrivo. Un viaggio è veramente grande solo in virtù del risultato conseguito, così come una storia entra nel mito a seconda di come si conclude.
    La storia di cui si parla in questo articolo dura quasi 4 anni: inizia ufficialmente il 2 dicembre 2016 per concludersi il 4 settembre 2020, e al centro c’è un disco il cui nome che era già culto ancora prima di vedere la luce: VT2M.

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  • Detroit 2 è l’apice della carriera di Big Sean

    Il 4 settembre Big Sean ha rilasciato il suo quinto disco ufficiale, Detroit 2, sequel del mixtape del 2012. L’album segna il ritorno sulle scene del protégé di Kanye West dopo quasi tre anni quando, nel giro di pochi mesi, aveva rilasciato prima il suo quarto disco, I Decided., e poi il joint album con Metro Boomin, Double or Nothing.

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  • My Love Lockdown e il sole di mezzanotte: intervista a Sina

My Love Lockdown e il sole di mezzanotte: intervista a Sina

In occasione della pubblicazione del progetto My Love Lockdown (Midnight Sun) abbiamo intervistato Sina, un giovane emergente che sembra sempre più vicino ad irrompere nella Serie A del rap italiano. Origine sarda, un importante bagaglio di esperienza musicale alla spalle e tanta voglia di farsi capire e ascoltare. Di seguito trovate la nostra chiaccherata con lui.

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1) Com’è nato il progetto My Love Lockdown (Midnight Sun)? Qual è il motivo dietro alla scelta del titolo?

Il progetto è nato in due fasi, il primo embrione è stato prodotto durante la quarantena ed è stato caricato sul gruppo telegram Sina Light Fantasy, mentre la deluxe Midnight Sun è la raccolta che comprende altre tracce prodotte nello stesso periodo della prima versione ma lasciate fuori dal primo capitolo. Principalmente nasce tutto dal bisogno di dare alla gente la musica prodotta in lockdown un po’ come palliativo del periodo abbastanza difficile per tutti. È stato terapeutico anche per me. Il titolo è ispirato al pezzo di Kanye West, Love Lockdown – una delle mie tracce preferite dell’artista – e racchiude le atmosfere love dell’intero progetto. Il sottotitolo è il parallelo naturale della rarità dell’opera dato il panorama attuale – si parla di sonorità e tematiche. È un unicum e come un sole di mezzanotte vorrei che fosse una fotografia di questo periodo, che vi faccia stare sospesi nel tempo, persi tra il giorno e la notte.

2) All’interno del progetto si notano nomi di un certo calibro come Mecna, CoCo e Priestess. Com’è stato collaborare con loro?

Incredibile. Hanno dato più valore ai pezzi e al progetto insieme a Malakay e Yamba. Oltre al nome, ho sempre sognato di fare un bel disco con artisti di quel calibro.

 

3) Pur essendo all’inizio della tua carriera, fra le righe del progetto si intravede una certa maturità musicale. Da quanto tempo sei dentro al mondo della musica e quando è nato Sina?

Sina è nato circa tre anni fa, ma ho scritto e prodotto da molto più tempo sotto un altro nome. Vengo da molti progetti solisti. Sicuramente produrre musica per molti anni mi ha aiutato ad affinare la mia personalità artistica e sono contento di esordire in questo campionato con questo progetto.

 

4) Quali sono i tuoi riferimenti musicali principali e chi è l’artista che ti ha segnato di più?

Drake e Michael Jackson.

 

5) La tua musica è introspettiva ma allo stesso tempo caratterizzata da sonorità dolci. Credi che l’ondata trap abbia lasciato nel mercato mainstream italiano un’esigenza di “pesantezza” leggera?

Credo che ci sia bisogno di un po’ di freschezza in generale nel panorama. Qualcosa di più intimo e reale.

 

6) In questi ultimi anni, la Sardegna è diventa una tra le zone più influenti sulla mappa del rap italiano. Quanto conta l’origine sarda nella tua espressione artistica?

Se non venissi da Alghero le mie cose non suonerebbero così. Magari è una cosa che vedono solo i miei occhi ma le mie sonorità, per me, rappresentano il mio modo di vivere il posto dove sono nato e la provincia 079 in generale.

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