My Love Lockdown e il sole di mezzanotte: intervista a Sina
In occasione della pubblicazione del progetto My Love Lockdown (Midnight Sun) abbiamo intervistato Sina, un giovane emergente che sembra sempre più vicino ad irrompere nella Serie A del rap italiano. Origine sarda, un importante bagaglio di esperienza musicale alla spalle e tanta voglia di farsi capire e ascoltare. Di seguito trovate la nostra chiaccherata con lui.
1) Com’è nato il progetto My Love Lockdown (Midnight Sun)? Qual è il motivo dietro alla scelta del titolo?
Il progetto è nato in due fasi, il primo embrione è stato prodotto durante la quarantena ed è stato caricato sul gruppo telegram Sina Light Fantasy, mentre la deluxe Midnight Sun è la raccolta che comprende altre tracce prodotte nello stesso periodo della prima versione ma lasciate fuori dal primo capitolo. Principalmente nasce tutto dal bisogno di dare alla gente la musica prodotta in lockdown un po’ come palliativo del periodo abbastanza difficile per tutti. È stato terapeutico anche per me. Il titolo è ispirato al pezzo di Kanye West, Love Lockdown – una delle mie tracce preferite dell’artista – e racchiude le atmosfere love dell’intero progetto. Il sottotitolo è il parallelo naturale della rarità dell’opera dato il panorama attuale – si parla di sonorità e tematiche. È un unicum e come un sole di mezzanotte vorrei che fosse una fotografia di questo periodo, che vi faccia stare sospesi nel tempo, persi tra il giorno e la notte.
2) All’interno del progetto si notano nomi di un certo calibro come Mecna, CoCo e Priestess. Com’è stato collaborare con loro?
Incredibile. Hanno dato più valore ai pezzi e al progetto insieme a Malakay e Yamba. Oltre al nome, ho sempre sognato di fare un bel disco con artisti di quel calibro.
3) Pur essendo all’inizio della tua carriera, fra le righe del progetto si intravede una certa maturità musicale. Da quanto tempo sei dentro al mondo della musica e quando è nato Sina?
Sina è nato circa tre anni fa, ma ho scritto e prodotto da molto più tempo sotto un altro nome. Vengo da molti progetti solisti. Sicuramente produrre musica per molti anni mi ha aiutato ad affinare la mia personalità artistica e sono contento di esordire in questo campionato con questo progetto.
4) Quali sono i tuoi riferimenti musicali principali e chi è l’artista che ti ha segnato di più?
Drake e Michael Jackson.
5) La tua musica è introspettiva ma allo stesso tempo caratterizzata da sonorità dolci. Credi che l’ondata trap abbia lasciato nel mercato mainstream italiano un’esigenza di “pesantezza” leggera?
Credo che ci sia bisogno di un po’ di freschezza in generale nel panorama. Qualcosa di più intimo e reale.
6) In questi ultimi anni, la Sardegna è diventa una tra le zone più influenti sulla mappa del rap italiano. Quanto conta l’origine sarda nella tua espressione artistica?
Se non venissi da Alghero le mie cose non suonerebbero così. Magari è una cosa che vedono solo i miei occhi ma le mie sonorità, per me, rappresentano il mio modo di vivere il posto dove sono nato e la provincia 079 in generale.