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I Co’Sang dopo lo scioglimento: l’evoluzione di Luchè e Ntò

Il 14 Febbraio del 2012 si scioglieva uno dei collettivi rap che di fatto ha scritto la storia dell’hip hop italiano: i Co’ Sang decisero di separarsi provocando un immenso dispiacere per tutti i loro fan.

Il motivo dichiarato al pubblico del loro scioglimento fu per crescenti divergenze artistiche.

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Luchè sembrava intenzionato a voler evolvere la loro musica verso un pubblico più grande scrivendo i testi in italiano, mentre Ntò avrebbe voluto dedicarsi ancora al pubblico napoletano continuando a cantare Napoli nel suo dialetto. Questa è solo una delle tante interpretazioni che nel corso del tempo sono state date alla loro separazione, che di fatto ha portato i due MC’S su strade diverse ma non necessariamente opposte.

 

Cover di L1, primo progetto solista di Luchè

Luchè da quel fatidico Febbraio ha rilasciato ben 3 album ed è entrato a far parte del collettivo Roccia Music, creato e capitanato da Marracash. Il suo primo lavoro, intitolato L 1, esce nel Giugno del 2012 e viene pubblicato dunque a pochi mesi dalla fine del progetto Co Sang. Luchè, come per sua stessa ammissione, decide di rilasciare l’album in fretta e furia per dimostrare subito cosa sia in grado di fare da solista cimentandosi nella scrittura in italiano. L’album ottiene un discreto successo e può annoverare tra le collaborazioni artisti come i Club Dogo e Marracash. A L1 segue due anni dopo L2, progetto musicale curato nei minimi dettagli ch
e permette a Luchè di porre le basi per la definitiva consacrazione da solista. Oltre le solite collaborazioni con gli esponenti più importanti della scena rap come Clementino e Marracash, il suono e le liriche di L2 sembrano finalmente evolversi verso livelli nuovi ed inesplorati del rap italiano che uniti all’attitudine street di Luchè hanno permesso al liricista napoletano di ritornare sulla bocca di tutti. Con Malammore, album pubblicato con Universal nell’estate del 2016, Luchè sbarca finalmente nel mainstream italiano, riscuotendo un enorme successo consacrato anche dal super concerto del PalaPartenope di Napoli, dove ben 6000 spettatori hanno assistito alla prima data del Malammore-Tour.

Cover di Numero9, album di Ntò in collaborazoine con la StirpeNova

 D’altro canto Ntò ha deciso di aspettare più di un anno per pubblicare il suo primo progetto da solista Il Coraggio Impossibile, che mantiene ed integra la dimensione dialettale con l’italiano e nuove tematiche più personali e mai trattate sino a quel momento dal rapper napoletano. Featuring importanti e variegati con i Casino Royale e lo zio Enzo Avitabile, icona della musica popolare napoletana, hanno permesso al Coraggio Impossibile di rappresentare un vero e proprio unicum nella tradizione del rap napoletano. Dopo Il Coraggio Impossibile è la volta di Numero 9, album pubblicato con il collettivo Stirpe Nova nel 2015, dal quale è stata estratta la colonna sonora di Gomorra – La Serie “Nuje vulimm na speranz” . Il disco, rilasciato da indipendente, è stracolmo di collaborazioni con esponenti della scena rap napoletana e non come Speaker Cenzou e Jovine, ma non permette a Ntò di fare il definitivo salto tra i grandi del rap italiano. Dopo il progetto con la Stirpe Nova, il rapper napoletano ha deciso di riprendere il suo percorso solista e dopo l’album Col Sangue, uscito l’anno scorso, sta rilasciando ogni mese dei singoli con video , come Chiron e Accappatoi Versace, che andranno a comporre uno street album in uscita prossimamente.

Il rapper che ha sicuramente più beneficiato in termini di successo e di visibilità dalla separazione dei Co’Sang è senza dubbio Luchè, che è stato in grado di aprirsi ad un nuovo pubblico ed è entrato di fatto tra i grandi nomi del mainstream rap italiano. Ntò invece ha preferito restare indipendente dal punto di vista discografico senza aggregarsi a nessuna crew o collettivo, occupando una posizione di nicchia nella scena italiana. Non si può dire che questa scelta abbia pagato quanto avrebbe dovuto, ma indipendentemente dai loro percorsi da solisti Ntò e Luchè resteranno per sempre dei punti fermi nella storia dell’Hip Hop italiano.

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