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Salmo attraverso la telecamera: i video più belli dell’artista

Classe 1984, Maurizio Pisciottu in arte Salmo è una delle colonne portanti del rap italiano. Sperimentazione ed innovazione hanno sempre contraddistinto la carriera dell’artista di Olbia, non soltanto per l’originalità della sua musica ma anche per la videografia, mai lasciata al caso.

La sua carriera nel rap inizia nel 2004 con il demo Sotto pelle, nel 2005 pubblica il secondo demo dal titolo Mr. Antipatia, ma la vera consacrazione di Salmo nel rap game italiano accade nel 2011 con “The Island Chainsaw Massacre”, album che ha un impatto non indifferente sulla scena. Composto da 17 tracce, T.I.C.M. è il primo album in studio di Salmo, pubblicato da Kick Off! Recordz. Tra le tracce più note, troviamo La prima volta, Il senso dell’odio e Yoko Ono. Delle ultime due tracce sono nati due progetti videografici completamente diversi. Procediamo in ordine cronologico:

Il senso dell’odio è forse il video più emblematico dell’estro dell’artista, che, come ha confessato a Rockit.it, ha girato questo video “in camera mia, con un giradischi in mezzo alla stanza, la macchina che ci girava sopra e io che ci cantavo davanti”. Un esperimento ben riuscito, che ben rappresenta l’intraprendenza di Salmo. In Yoko Ono, notiamo invece una produzione videografica più matura, grazie anche all’aiuto del videomaker Alberto Salvucci. La trama del video è incentrata su un interrogatorio in cui Salmo racconta le sue avventure con tre donne, attraverso diversi flashback. Sempre dell’album The Island Chainsaw Massacre sono stati prodotti i video di Rancho de la Luna, Morte in diretta, Street Drive-in, Nella pancia dello squalo e di L’erba di Grace, in cui Salmo compare con la sua simbolica maschera; il video Un Dio personale invece rispecchia bene l’ideale anticlericale di Salmo.

Un anno più tardi, nel 2012, viene rilasciato sotto la Tanta Roba Label l’album Death USB, in cui Salmo trova sonorità più ruvide e aggressive rispetto a T.I.C.M., confermando la sua voglia di sperimentare. Il video di Death USB, prodotto da Fabrizio Conte e Mister Tommy con più di 8 milioni di visualizzazioni su YouTube, è ovviamente il più importante tra i progetti di questo album. La maschera diventa l’emblema del Salmo più aggressivo e hardcore, che nel video cammina per una metropolitana con una mazza da baseball tra le mani, e in seguito corre attraverso le vie di una città con del sangue sul corpo. Oltre alla titletrack, sono stati prodotti i video di Negative Youth ed il Pentacolo, in cui Salmo non si separa dalla maschera, e di Demons to Diamonds, prodotto da Saku, dove l’artista si presenta senza maschera.

L’anno seguente, sempre sotto Tanta Roba Label, esce Midnite, un album dove oltre a uno stile ben diverso dai precedenti lavori troviamo anche varie collaborazioni (tra cui Noyz Narcos, Nitro e Mezzosangue). L’album è anticipato dal singolo Russel Crowe, il cui video raggiunge 7 milioni di visualizzazioni. Il primo videoclip pubblicato dopo l’uscita del disco, prodotto da Niccolò Celaia e Antonio Usberga, è quello di Rob Zombie (feat Noyz Narcos), in cui compare anche il rapper romano nelle vesti di macellaio (non solo di animali..) e partner in crime di Salmo. Il secondo video estratto dall’album Mindnite è quello di S.A.L.M.O., sempre prodotto da Celaia e Usberga, in cui si vede il contrasto tra un Salmo contemporaneo e la versione invecchiata dello stesso che ripensa alla sua carriera. Sempre dagli stessi produttori è nato anche il progetto di Faraway. In seguito, il 22 luglio 2013 è uscito il video di Killer Game, prodotto da Jacopo Rondinelli, in cui vediamo anche Gemitaiz e MadMan. Infine, per ultimo, è uscito il video di Space Invaders con Nitro.

Nel 2014, insieme all’album dal vivo S.A.L.M.O. Documentary, esce il video di Mussoleeni prodotto da Andrea Folino e Johnny Troddio.

Lo stesso anno, in concomitanza del terzo Machete Mixtape, Salmo non perde l’occasione per occuparsi della produzione del video di Venice Beach in prima persona con l’aiuto di RedBull. Nel video riprende la celebre località della California alternandola ai momenti in studio. Sempre per il Machete Mixtape III escono anche i video di Non sopporto e Falsità & cortesia.

L’ultimo progetto di Salmo, come sempre diverso da tutti i precedenti album, si intitola Hellvisback ed è uscito il 5 febbraio del 2016 non più sotto la Tanta Roba Label bensì pubblicato da Sony Music. Prima dell’uscita dell’album, sono stati pubblicati i video di 1984, Io sono qui e Giuda. Io sono qui e Giuda sono usciti in un doppio videoclip il 27 gennaio, diretti da Folino e Corrado Perria. L’ultimo video estratto da Hellvisback è L’Alba, uscito a maggio 2016 in anteprima sul sito di Rolling Stone. All’interno della traccia finale, Peyote, si nasconde una traccia “fantasma”, intitolata Mr. Thunder, in cui Salmo discute con un suo immaginario produttore. Il video, prodotto da YouNuts, ha generato più di qualche scompiglio nella scena rap italiana.

Particolarmente degno di nota è proprio il video di 1984, che, come la canzone, è una vera e propria biografia della carriera di Salmo. Infatti, all’interno del video stesso, diretto da Folino, Celaia e Usberto, Salmo ricalca molte delle inquadrature e scenografie già presenti nei suoi video: l’inquadratura in bianco e nero di Il senso dell’odio, il fisheye e la maschera presenti in Il rancho della luna, la cassa sepolta sotto terra che troviamo in Morte in diretta, l’interrogatorio di Yoko Ono e così fino alla fine del videoclip.

In conclusione, possiamo dire che sicuramente Salmo è un artista che ha lasciato il segno nella scena rap italiana, e che come artista non si fa mancare assolutamente nulla. Soprattutto i video.


Bianca Chiappetti

Studentessa di economia, ma più dei numeri mi emozionano le parole. Faccio la spola tra Milano, Firenze, Torino e Roma. Insomma, non sto mai ferma, e ho scelto il rap come compagno di viaggio.

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