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Guardatemi, vi sto trollando: ecco il significato del video di Look At Me

Il ritorno del fenomeno da 72 milioni di views: nel nuovo video di “Look at Me” XXXTentacion ci ha lasciati letteralmente senza parole.

“Can’t keep my dick in my pants”

Citando un verso della canzone in questione possiamo letteralmente descrivere la prima parte del video: una figura celeste vestita da dildo e un professore picchiato con un pene di gomma.

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Tuttavia, il cuore del video si trova nella seconda parte, in cui Look at Me si interrompe improvvisamente lasciando il posto a Riot, un vecchio singolo ben più impegnato del precedente: la sezione centrale del video tratta della violenza che caratterizza il sadismo dell’essere umano. Indistintamente dal colore, dall’etnia e dalla classe sociale l’uomo è sadico, ed è mosso da un irrefrenabile desiderio di sangue e dolore che tende a sopprimere e a dimenticare nelle più remote profondità della coscienza, in quanto è uno delle centinaia di tabù che regolano la società.

 

X non solo dà peso a questo concetto con le parole e con la musica, ma imprime in ogni fotogramma il suo pensiero: la parte centrale del video è focalizzata su scene di violenza gratuita realmente esistite, una delle tante e delle più significative è l’episodio del poliziotto che uccise a colpi di pistola un padre di famiglia di fronte al suo bambino e a sua moglie, solamente perché credette che l’uomo, un afroamericano, volesse tirar fuori una pistola per far fuoco contro l’agente, il quale fu tristemente assolto. Ovviamente la vittima non aveva alcun intento ostile, ma i pregiudizi ebbero la meglio.

XXXTentacion mette in evidenza la triste e cruda realtà: la violenza è in ogni essere umano, che sia un bianco o un nero, per cui ci mette in guardia invitandoci a riflettere, in quanto le generazioni che verranno si troveranno in un mondo infetto dall’odio e dal razzismo.

 

Numerose teorie son state sollevate contestualmente all’uscita del video; la scena dei ragazzi di colore appesi ci è parso un chiaro riferimento agli “strange fruits” cantati da Billie Holiday in quella che fu l’inno contro i linciaggi degli afroamericani. Strange Fruits venne campionata persino da Kanye West nel suo album Yeezus che nominò Emmett Till, citato da XXX nel discorso che fa da conclusione al video, nel suo singolo Through the Wire.

Till, adolescente aspramente torturato e ucciso nel 1955 per motivi razziali, rappresenta ancora oggi uno dei maggiori simboli della segregazione razziale e degli infiniti soprusi commessi; XXX non fa prigionieri e nella macabra impiccagione pone sullo stesso piano bianchi e neri, ritenendoli uguali, nel bene e soprattutto nel male.

Il video in toto offre diversi spunti su cui discutere, dai chiari rimandi alla questione nera all’estetica surreale di LaChapelle richiamata a inizio video, ma la vera chiave di lettura del paradossale e controverso video è la progressiva presa di coscienza del ruolo sociale da parte di XXXTentacion, che nella prima parte si lascia andare in una grottesca, edonistica, barbara e materialista escalation, rappresentata dal “vecchio” sé (o dall’immagine di cui cerca di disfarsi). Nella seconda parte prende atto del ruolo centrale della rivolta, del suo ruolo come portavoce della rivalsa della sua etnia mentre dopo l’impiccagione, in quella considerabile la terza fase, quella del discorso, denuncia la vendetta (quella mostrata dall’impiccagione dei bimbi) e proclama l’educazione delle nuove generazioni come propedeutica alla formazione di un popolo afroamericano più virtuoso, rifiutando la rivolta (decantata precedentemente) se è violenta.

Il tanto giovane quanto discusso rapper della Florida si è dimostrato ancora una volta conscio e padrone della propria immagine, utilizzando come esca il video ufficiale del suo singolo più conosciuto per propagare un forte messaggio dritto nelle orecchie e negli occhi del vero destinatario del suo discorso: i giovani, coloro che possono cambiare lo status quo della società americana.

 

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Fabio Alfarone

21 anni, artigiano, studente e da sempre appassionato di musica, in particolare Hip-Hop.


Commenti (3)

  • samuele vezzoli

    complimenti a chi ha fatto questa pagina, fatta molto bene. però io non sono d’accordo su una cosa: x dice che la violenza è dentro ognuno di noi giusto? che l’uomo è sadico? beh mi dispiace ma non è molto coerente detto da uno che è stato arrestato per aver picchiato la sua ragazza, per possesso di arma da fuoco, resistenza a pubblico ufficiale e tante altre belle cose. secondo me è stato incoerente con se stesso. peccato, sarebbero state delle belle parole

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