Equilibrista è la rappresentazione del degrado
Lo scorso 12 Aprile è uscito l’ultimo progetto targato Microfili Click. MRB, il fondatore del collettivo, fa il suo comeback sulla scena con un nuovo progetto ufficiale, che prende il nome di Equilibrista.
Si è parlato diverse volte della stagnante situazione nella quale si ritrova il rap italiano da diversi mesi a questa parte. In una scena del genere uscire con un progetto fuori dagli schemi, controcorrente, è sempre positivo in quanto fonte d’aria fresca per un mercato musicale che sta soffocando insofferente in un lento, ma palpabile, declino artistico. Forse oscurato dall’uscita di Shalla Semper, Equilibrista è un progetto passato in sordina, quasi inosservato, ma che nonostante ciò brilla di luce propria tra nichilismo e bpm alti.
Il percorso di MRB, rapper milanese classe ’89 con all’attivo tre mixtape e un disco ufficiale, inizierà assieme a un giovane Remmy, con il mixtape Unallavolta. Si farà poi conoscere in quanto fondatore, assieme allo stesso Remmy, della Microfili Click nel 2009, con la quale pubblicherà il suo primo progetto solista (Tripla M Mixtape) assieme alle strofe nel disco d’esordio del gruppo: MFC Army EP. La crew milanese si farà successivamente notare nel panorama underground grazie ai talenti cristallini facenti parte del collettivo, tra i quali possiamo annoverare nomi di artisti come Nerone, Biggie Paul e Secco, oltre che ai già citati fondatori e l’ormai ex membro Pepito Rella.
Dalla pubblicazione risalente al 2016 del secondo volume di Flow Mito Mixtape, MRB preannuncia il suo ritorno sulla scena a gennaio dell’anno scorso con il primo singolo estratto dal disco: MRBACK. Da quel punto in poi verranno pubblicati diversi estratti nel corso del 2018 che serviranno ad anticipare il secondo progetto ufficiale da solista del rapper.
L’atmosfera del disco è incredibilmente cupa e disillusa, descritta nel dettaglio con stile e una punta di ironia. MRB narra con un’intensa verve il degrado che lo circonda e che respira ogni giorno, in un prodotto curato che rappresenta con vigore lo stato del fondatore della Microfili Click. Il tappeto sonoro, per lo più dark, è contraddistinto da bpm alti, strizzando un po’ l’occhio alle atmosfere più cupe che hanno caratterizzato rapper underground quali ad esempio Pacman. Quello che stupisce però resta la performance di MRB: proveniente da un album di esordio come Liricista, il rapper milanese aveva ottenuto buoni riscontri nell’underground nostrano, facendosi notare per la cura nelle liriche ed uno stile hardcore sempre più raro nella scena. Era lecito aspettarsi, quindi, un prodotto di una certa caratura e le aspettative non sono state deluse; capace di sorreggere egregiamente il peso di un progetto privo di featuring, MRB si dileggia con anormale tranquillità tra punchlines potenti, flow vari ed un’attitudine di spessore nell’arco di tutte e dieci le tracce che completano l’oscuro mosaico che è Equilibrista.

Pezzi che sono un vero e proprio inno al degrado più puro quali Poltergeist e E invece sì – canzone nella quale il rapper fa riferimento a Sbam, ottava traccia del primo Flow Mito Mixtape – lasciano poi spazio, verso la fine del disco, a tracce più introspettive come la poetica Non più e la magnifica 100 Volte, storytelling realizzato con l’ausilio di una splendida voce femminile che accompagna il rapper in un triste racconto dalla morale cruda, reale. Vale a dire che per quanto uno possa sbagliare e convincersi di impreziosirsi grazie all’ausilio di certe esperienze, alla fine, “non capirà, non crescerà, non cambierà“. Perchè la storia ci insegna che l’uomo non impara mai.
Equilibrista è un disco imponente, capace di far ridere e riflettere, ma anche di stupire, poichè in questa peculiare valle di lacrime raccontata da MRB, contro ogni pronostico, c’è anche uno spazio dedicato al reagire, al rialzarsi in piedi con tenacia e questa forte emozione è una scimmia spaziale che quasi inaspettatamente cambia il finale di una storia che sembrava già scritta. Spaceless Monkey è la traccia che conclude il disco ed è un simbolo di rabbia, un’esclamazione ad alta voce che recita con determinazione le soavi parole: “qui ancora non si molla un cazzo“.
Se proprio si vuole trovare un difetto in un disco di così pregevole fattura, si può imputare al rapper milanese una cattiva gestione dei singoli, in quanto ben sei tracce su dieci – cinque e mezzo a voler essere precisi, data la versione incompleta di Spaceless Monkey pubblicata sul canale youtube di MRB – sono state pubblicate come estratti del disco durante l’anno passato. Queste però rimangono piccolezze in un’opera magna più grande e sentire rime come quelle tributate a Primo Brown, compianto frontman dei Cor Veleno, in un banger della caratura di Plank fanno dimenticare di quelle che alla fine sono sciocchezze.
Equilibrista è un disco maturo, sentito. Un progetto in cui è il rap a fare da padrone, dove attitudine e stile abbondano e dove c’è anche occasione di ammirare una delle penne più fini e versatili presenti in Italia, capace di essere rude e grezza ma anche incredibilmente raffinata, a discrezione del suo possessore.
Questi sono i dischi di cui abbiamo assolutamente bisogno. Questo è il ritorno di MRB sulla scena ed è indiscutibilmente promosso.