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    L’anno successivo è stato quello della conferma: FIORI e MI AMI O NO, certificate disco d’oro, contano ad ora più di venti milioni di streaming su Spotify.
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MULA EP: l’amore che dura poco

Il 2018 fu un anno di ricerca per Giaime: l’obiettivo era trovare una formula giusta per riuscire a sfondare le porte del mainstream italiano. I successi di TIMIDO e FINCHÈ FA GIORNO e il parziale flop delle due prove di GIMMI ANDRYX 2018 furono una chiara risposta ai dubbi dell’artista: il pubblico preferiva ascoltare il lato più romantico del rapper milanese.
L’anno successivo è stato quello della conferma: FIORI e MI AMI O NO, certificate disco d’oro, contano ad ora più di venti milioni di streaming su Spotify.
Arriviamo quindi a MULA, un EP di cinque tracce che rappresenta il culmine del percorso intrapreso due anni prima.

 

Se vogliamo essere molto coincisi, MULA non è altro che una compilation di pezzi non usciti come singoli. Giaime ricostruisce il mood al quale ci ha recentemente abituato: rilassante, passionale, con qualche tocco di cafonaggine nonché alcuni di vaga malinconia. Le linee melodiche del rapper suonano molto bene e sono in perfetta sinergia con i beat di Andry The Hitmaker (anche se su quest’ultimo punto non c’è molto di che stupirsi).

 

Cinque brani e altrettanti ospiti: nell’EP compaiono in ordine Vegas Jones, Ernia, Lazza, Emis Killa e Pyrex. Anche qui non c’è parecchio da dire: tutti quanti regalano una prova godibile senza toccare picchi elevatissimi, specialmente Ernia ed Emis. Lazza conferma un’altra volta il suo status di hitmaker, Vegas ha il merito di staccarsi per un attimo dal tema amoroso, mentre Pyrex – forse veramente l’unico a sorprendere un po’ – delizia gli ascoltatori con una prova canora  diversa dal solito.

 

 

In conclusione, si può dire che Giaime abbia “semplicemente” droppato il progetto giusto nel momento più adatto, San Valentino, cosa peraltro non facile. Le aspettative bene o male sono state rispettate, tutti i pezzi sono assolutamente coerenti con la strada percorsa dal rapper fino a questo momento e le collaborazioni sono adeguate. Eppure, l’impressione finale è che Gimmi potesse dare molto di più. Pertanto, viene da chiedersi: e ora? Cosa ci resta davvero di MULA? Essenzialmente, poco o niente.

 

 

Riflettendoci per bene, il percorso di Giaime è la rappresentazione più cristallina di come funzioni il mercato odierno. Un artista pubblica un singolo: può dimostrarsi una buona hit, racimolando anche ottimi numeri, ma rischia anche di rivelarsi una delusione, venendo quindi dimenticata in fretta dal pubblico e cannibalizzata dal singolo successivo. Perciò, essenzialmente, questo EP pare solo un altro prodotto preconfezionato in modo essere consumato in breve tempo. Il pericolo incombente più grande è che Gimmi possa risultare monotono e includente, qualora scegliesse di tirare questo stile ancora per le lunghe.

 

Giame ha dimostrato nella sua carriera di avere tutte le qualità per diventare un rapper d’alto livello, e vogliamo credere che MULA, in tutti i suoi pregi e difetti, sia servito unicamente per affermarsi definitivamente all’interno della scena e che, soprattutto, il bello debba ancora arrivare.

 


Matteo Carena

Ho 20 anni e sono un perfezionista maniacale. Se non siete d'accordo su qualcosa, troviamoci al pub e discutiamone tra un boccale di birra e l'altro.

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