Trashbin, Vol.3: tutti gli occhi su Radical
Sono passati circa due anni da quando Radical pubblicava il primo capitolo della trilogia di Trashbin, una raccolta di tre singoli in cui il rapper mostra la sua vena cloud. Precedentemente, il contesto di riferimento era esclusivamente Soundcloud, che in quei mesi fungeva da culla ad un gruppo di ragazzini su cui iniziavano a focalizzarsi le attenzioni dei primi curiosi – anche se, probabilmente, nessuno all’epoca si aspettava che quel movimento sarebbe stato destinato a diventare uno dei più importanti paradigmi del rap italiano.
Radical continua, quindi, a pubblicare singoli e a rilasciare collaborazioni con quegli amici che abbiamo imparato a conoscere avvicinandoci alla scena di Soundcloud Italia, arrivando così a droppare ad aprile 2019 un nuovo EP, Trashbin vol.2: un passaggio che segna una prima svolta per la carriera del rapper.
Oltre ad esser stato uno dei primi ad approcciarsi al mondo di Spotify, dopo aver pubblicato il primo capitolo con qualche mese di ritardo, decide di sbarcare con il suo nuovo progetto contemporaneamente sia su Soundcloud sia sulla piattaforma di audio streaming per eccellenza. Questa scelta, anche e soprattutto considerate le collaborazioni eccellenti con Taxi B e Greg Willen, si è rivelata una mossa lungimirante e che gli ha garantito una buona visibilità anche agli occhi di un pubblico più generalista.
Nella seconda metà del 2019 iniziano a ridisegnarsi amicizie e preferenze artistiche tra la nuova generazione di rapper, e Radical inizia a collaborare a stretto contatto con la formazione mai ben definita in termini di esponenti della Lobby, e in particolare con Rosa Chemical, con cui inizia a girare l’Italia con il Tik Tok tour, rivelatosi un successo e un ottimo catalizzatore di attenzioni, prima di essere interrotto a causa del Covid.
Dopo i due singoli Racks e killyourego, Radical ha pubblicato ieri Trashbin Vol.3, un progetto che ricalca il suo percorso, riproposto in questa circostanza con una maggiore consapevolezza artistica. Come in Trashbin vol.2, questo terzo capitolo spazia su delle tipologie di sound che hanno poco a che fare l’una con l’altra, ma che vengono riordinate e legate tra loro dall’attitudine unica e inimitabile di Radical. Pull Up! e Billie Eilish ripercorrono la linea di suoni di Dash! e Navicella, la prima parte del progetto si rifà principalmente al no melody più volte sperimentato, mentre killyourego e PILLS//SORRY, così come fu per Gxldchainnn, propongono quel sound reso famoso su scala globale da XXX.
Anche i featuring proposti si rifanno al passato di Radical, che si affida agli amici Kaneki e Drast, oltre ai fedelissimi Thelonious B e Rosa Chemical, che compare anche in apertura del tape a mo’ di cavallo di troia.
Nel complesso Trashbin vol.3 risulta un progetto in linea con la carriera di Radical, non un salto ma un chiaro passo avanti per maturità e consapevolezza che però aggiunge poco di nuovo a quello che già conoscevamo. Interpretazione e opinione che non necessariamente deve essere assunta come negativa, in quanto una scelta del genere per un artista ad oggi tutt’ora emergente, appurata un’identità propria e, per quanto ampia, ben definita, può rivelarsi funzionale per aumentare il proprio bacino d’utenza con un usato garantito ma non ancora spremuto fino al midollo.