Ernia: lui Phi che capisce le donne
Il 5 Aprile 2019 è uscito Till The End, l’EP di Ernia che conclude la saga di 68. Del prodotto ne abbiamo già parlato a tempo debito ma visto il personaggio e la fama da Casanova del rapper in questione, è doveroso concentrarsi su un pezzo in particolare dell’ultimo EP.
Ernia non si è mai fatto troppi problemi a raccontare nei pezzi quando
avesse successo (per usare un eufemismo) con le donne, anche per quanto riguarda le
classiche one-night stand. Lo ha sempre fatto a modo suo però, in maniera rispettosa verso
il genere femminile e con quel velo di ironia e sarcasmo che contraddistingue la sua
penna.
Con Phi però, quest’arte raggiunge un livello decisamente superiore.
Phi: due strofe, due ritornelli (attenendoci al piano musicale), un vero e proprio decalogo sull’arte del rimorchio invece liricamente parlando. E sì che già il titolo anticipa in maniera un po’ velata di cosa tratterà il pezzo, non solo perché il fonema ‘ph’ si legga ‘f’ sia in inglese portando alla pronuncia ‘fi’, ma anche perché ‘phi’ è una lettera dell’alfabeto greco dalla forma abbastanza ambigua se andiamo ad osservarla tenendo in mente l’argomento del pezzo.
Finito questo excursus sul titolo possiamo finalmente concentrarci su cosa Ernia ci consiglia per avere successo con le ragazze. Certamente, non tutti hanno una bella chioma fluente, un’attitudine da dannato e una grossa stima di sé stessi, ma tentare non nuoce, no?
Regola numero 1:
“La prima regola è colpirla
Classica tranquilla
Qualche complimento dalle spalle in su
Sorridendo da pirla”
Essenzialmente, secondo Ernia la prima regola per far colpo su una lei sono i complimenti. Bisogna fare attenzione però a complimentarsi per ciò che sta sopra le spalle della ragazza, quindi niente apprezzamenti sul suo fisico (almeno inizialmente), per non dare l’impressione di essere interessati solamente alla sua ?. Chiaro, no?
Regola numero 2:
“E appena pensa che sei come tutti
Attaccato alla caviglia
Scatta la seconda e la insulti”
Non appena i complimenti cominciano a farci sembrare i soliti disperati, il plot twist consiste nel piazzare qualche insulto scherzoso per spiazzare la ragazza. Funziona come strategia? Un po’ sì, un po’ no, ma noi crediamo in Ernia e crediamo nella sua esperienza sul campo, sicuramente maggiore della nostra.
Regola numero 3:
“La terza è come se fosse per me una figlia
Veditela te, sarà il caso d’inseguirla?
Se a casa c’è gente non porto mai la bimba
Non amo mischiare il lavoro e la famiglia”
La terza regola prevede invece un paio di accortezze da avere nei confronti della nostra musa. La prima è di trattarla, metaforicamente, come una figlia: ovvero avere riguardo verso di lei, essere attento alla sue esigenze e stare attento a qualsiasi cosa le succeda. L’altra accortezza è quella di tenerla lontana da casa se c’è il rischio di trovarvi membri della famiglia: questo al fine di evitare situazioni o domande imbarazzanti. Avete fatto così tanta fatica per guadagnarvi il suo apprezzamento e la sua attenzione, non vorrete mica rovinare tutto così, vero?
Regola numero 4:
“La quarta abbiate i modi gentili
Sì, sempre meglio, per evitar casini”
Semplice e conciso. Regola 4, trattatela bene. Ancora meglio, trattatela come vorreste essere trattati voi.
Regola numero 5:
“La quinta è tipo “Eh, yo”
Mettici dell’ego
Sentiti un po’ meglio
Qui per fare centro”
Lavorare su se stessi e sulla idea che abbiamo di noi è un punto spesso sottovalutato ma fondamentale quando si tratta di approcciarsi al gentil sesso. Ernia suggerisce di avere autostima e di essere convinti di ciò che si sta facendo, per essere convincenti anche con la ragazza in questione. Certamente, sarebbe tutto più facile se fossimo tutti prestanti e di bell’aspetto in modo da giustificare questa sicurezza davanti alla ragazza, ma anche i meno fortunati con questa accortezza possono guadagnare qualche possibilità in più, basta crederci.
Regola numero 6:
“Sbattitene il cazzo se qualcuno c’ha il Benzo
Non c’è un uomo bello
La sesta è “Il fascino parte da dentro”
La bellezza fisica è soggettiva, non è derivata da macchine di lusso o il portafogli pieno. Ernia afferma che più si è belli dentro e più si ha possibilità di fare centro. Quindi fate spazio al buonsenso, ai sani principi, all’etica ed al rispetto che saranno sicuramente apprezzati. E ricordate, non è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace.
Regola numero 7:
“La sette non guardarla
Come se non avessi mai visto una fare così quando balla
E tutti questi ciucci che solo per attirarla ci si ammucchiano
Ricorda: solo i cuccioli si strusciano”
Non esagerare fissando la ragazza: non è educato e non è una cosa che la metterebbe a proprio agio. Sii disinvolto e fingi quasi disinteresse, inoltre evita l’approccio in discoteca ballando dietro di lei, secondo Ernia è una cosa da cuccioli, ovvero dilettanti, e spesso e volentieri non porta a dei risultati positivi.
Regola numero 8:
“Ottavo parla con l’amica anche se non cono’
Comico, le giran le palle come un ottovo'”
L’ottava regola propone qualcosa di più sottile. Ernia ci consiglia di avvicinarsi e di parlare anche alle amiche della ragazza che ci interessa. Lo scopo di questo consiglio sarebbe quello di suscitare cenni di gelosia nella “prescelta” per vedere se effettivamente l’interesse che proviamo nei suoi confronti è ricambiato.
Regola numero 9:
“Nono, ah
Non puntare quella degli amici, ah
Non raccogli i fiori se ti tagli le radici, ah”
La nona regola è una regola molto metaforica. Il concetto è semplice: non puntare le ragazze degli amici o quelle a cui sono interessati. Questo perché gli amici (le radici) sono un valore aggiuntivo da sfruttare per conquistare la mano della ragazza che bramate (il fiore).
Regola numero 10:
“E se punti una come Emily
Ricordati la dieci, quindi porta una custodia per il Magic Stick”
Sì, ricordati il preservativo. Sempre e comunque.
Questo è quanto. Il decalogo del rimorchio secondo Ernia si conclude in questo modo. Se qualcuno ha avuto la brillante idea di mettere in scena davvero quanto suggerito dal rapper ci faccia sapere com’è andata, che se funzionano seriamente magari un pensierino ce lo facciamo.