• Home

Melting Pot Vol. 1 è il titolo del nuovo street album di Akran, disponibile su Spotify, digital store e in copia fisica.

Akran, precedentemente conosciuto come Young Bolo, è un rapper classe ’90 nato in Sudan, trasferitosi a Bologna dopo aver trascorso la primissima infanzia in Eritrea, terra natale dei genitori. Legatissimo al capoluogo emiliano e alla sua scena, influenzato dai suoi suoni e dai nomi che ne hanno segnato indelebilmente la storia, Akran ha dato vita a Melting Pot con l’obiettivo di dare una voce forte a quei tanti che, come lui, sono consapevoli della forza della diversità; un valore culturale aggiunto, non un problema da limitare.

La musica di Akran persegue questo obiettivo con un intreccio di suoni, stili, approcci, attitudini e storie, che danno vita ad un blocco solido, variegato e variopinto, ma dalla natura omogenea e dall’identità forte. Melting Pot è un disco legato alle sonorità attuali, che però nello stile e nei flow ricorda l’epoca d’oro del rap bolognese, protagonista indiscusso degli ascolti di Akran durante l’adolescenza. Il forte legame con la città si riflette anche nei featuring, tra i quali spuntano leggende di quella scena nata sotto i portici – come Rischio aka Jimmy Spinelli -, nomi che ne hanno consolidato la forza nel panorama underground – Brain FNOBrenno Itani – e giovani come Ugo Borghetti, in forte ascesa nel nuovo panorama del rap italiano.

Akran non si limita a rappare all’interno di Melting Pot, ma compare anche nelle vesti di produttore, accompagnato da OG BeatsFarina e Vmoz. Oltre ai nomi sopracitati, tra i featuring figurano Roy PersicoTaiotoshiFarinaDogboy, Juan Tavano.

Reebok è il titolo del nuovo singolo di Riccardino, disponibile su YouTube – con video ufficiale – e, a partire dai prossimi giorni, su Spotify e digital store.
Il brano, che vede Riccardino nella doppia veste di rapper e producer, è un esercizio di stile e tecnica dalle tinte autobiografiche. Il rapper torinese racconta la propria vita, le giornate passate in compagnia di amici e di ragazze, senza filtri e censure. La strumentale, un loop dal sound ipnotico, si dimostra lo sfondo perfetto per le atmosfere crude e dirette evocate dalle batte.
Reebok è stata mixata e masterizzata da Jack The Smoker presso il Caveau Studio.

Fulton è il titolo del nuovo album di Domity, primo progetto solista dell’artista campano, disponibile su Spotify e digital store per la Full Clip di Davide Borri; l’album sarà disponibile anche in copia fisica, in diversi store in Lombardia e Campania.

Anticipato dai singoli Domiziana, Pagine su pagine e Doppia identità, Fulton è un progetto figlio di un lungo periodo di lavorazione, che nell’arco di più di un anno ha visto la nascita di 13 tracce. Fortemente influenzato dai suoi ascolti, il nuovo lavoro di Domity si lega fortemente al sound classico del rap statunitense degli anni ’90, senza però disdegnare gli elementi apportati al genere dalle correnti più recenti. Il rapper classe ’91 non ha infatti paura di sperimentare, mettendo insieme elementi appartenenti a stili diversi, creando un ibrido dalla matrice unica, arricchito da ritornelli e bridge che spesso strizzano l’occhio all’r’n’b. Le radici partenopee sono anche loro fortemente riconoscibili nelle strumentali, rendendo Fulton un progetto particolarmente vario e strutturato.

Le liriche affrontano un ampio ventaglio di argomenti, cercando di restituire un quadro completo di quella che è la società contemporanea, senza nascondersi da problemi o questioni piuttosto spinose – come l’immigrazione, il rapporto con la religione e la politica, la violenza sulle donne -, riuscendo però a completare il tutto con brani più leggeri, esercizi di tecnica, stile e autocelebrazione, dal mood meno impegnativo. Non manca l’introspezione, che nel caso di Domity  lo vede anche alle prese con il rapporto con le proprie origini e la propria terra natale.

Delle 13 tracce che compongono Fulton – che non vedono alcun featuring – , 8 sono state prodotte da Joe Canc, mentre le restanti 5 dallo stesso Domity. Oltre a quella del rapper, l’unica voce presente è quella di Djarah, cantante a cui sono stati affidati bridge e ritornelli. L’intero progetto è stato registrato, mixato e masterizzato presso lo Studio emme61 di Alessandro Sgambati. La cover è stata affidata a Luca Scalia, grafico e fotografo con all’attivo lavori per MarracashFabri FibraAmir e molti altri.

Pezzo Grosso è il titolo del nuovo singolo di Akran, secondo estratto – dopo Vuoto d’aria – da Melting Pot Vol.1, il suo prossimo progetto da solista; il brano è disponibile, con video ufficiale, sul canale YouTube dell’artista.

Dopo aver collaborato con Roy Persico e Farina nel singolo precedente, Akran continua a lavorare con dei rapper iconici della scena bolognese: in Pezzo Grosso lo affiancano infatti Brenno Itani e Brain FNO, mentre OG Beats torna alle macchine come produttore. Il brano è un esercizio di stile, la rivendicazione del proprio peso specifico nella scena bolognese, insieme a due pesi massimi come Brenno e Brain. La produzione di OG Beats è incalzante e accompagna alla perfezione le barre dei tre rapper, ciascuno caratterizzato da flow e delivery particolari.

Il video di Pezzo Grosso è stato realizzato da VivoRec.

Un fulmine a ciel sereno. Pochi minuti fa Sfera Ebbasta ha postato su Instagram un video dove prende posizione contro la tempesta mediatica abbattutasi su di lui fin dalla tragedia di Corinaldo e prolungatasi per la proprietà associativa dell’italiano medio dopo la partecipazione a Sanremo di Achille Lauro. Possiamo dirlo? Era l’ora.

Continua a leggere

Seguici