Il grande salto di Nerone: M A X sta arrivando.
Pensieri e impressioni sull’ atteso album d’ esordio di uno dei nomi più tosti del rap milanese.
Vi avevamo già anticipato nella recensione di Hyper EP che oltre al suddetto
abbiamo ascoltato insieme a Nerone anche M A X, in uscita a breve.
Che cosa abbiamo trovato in questo disco?
La risposta più immediata sarebbe “di tutto e di più”, ma
andiamo con ordine.
M A X arriva come apice di un percorso iniziato da Nerone già nel biennio 2013/2014 con l’
EP “Numero 0” e la vittoria a Spit; poi
arrivano gli altri progetti quali gli EP “100k” e “MCF
Army” fino agli ultimi “N Mixtape” e
“Hyper EP“.
Tutto questo viene sublimato in questo disco, che si configura allo stesso
tempo come punto di partenza e summa di tutti i prodotti
antecedenti.
M A X è un lavoro completo che fa dell’ eterogeneità
uno dei suoi punti di forza: vi è infatti una grande alternanza di stili,
liriche e strumentali che rendono questo disco godibile e mai banale.
Il titolo è tanto semplice quanto esplicito in questo
caso, perché in questo disco c’è tutto Nerone ( al secolo
Massimiliano Figlia ) il quale oltre alla potenza lirica e l’
attitudine spaccaossa a cui ci ha abituato ci porta molto altro della sua
persona, in una sorta di grande ritratto che ben si inserisce nel discorso
evolutivo prima accennato.
Del resto lo aveva già anticipato lui stesso in modo chiaro e conciso sulla sua pagina facebook a novembre dello scorso anno: “Piu me stesso di così non posso darvi. Sono io. Quello che so. Quello che vivo e le storie che canto.”
A pezzi dal sound trap e dai toni autocelebrativi si accompagnano canzoni fortemente introspettive e malinconiche, a punchline arroganti rispondono rime mordaci e intime. L’ autore si fa forte del solido background e si cimenta in esperimenti largamente riusciti che sanno davvero stupire.
Vale la pena spendere qualche parola in più su questo secondo lato, quello più nascosto, che con sincera consapevolezza non posso definire che semplicemente emozionante. Le donne, gli amici perduti, il tempo passato che non tornerà più sono alcuni degli argomenti più preziosi su cui si staglia la grigia metropoli in cui è nato e cresciuto e che tanto gli ha insegnato. Argomenti trattati sempre però con una componente di “struggle”, senza commiserazione, che portano l’ ascoltatore a immedesimarsi a pieno nelle storie raccontate.
E’ come se Nerone in questo disco cerchi di trascendere i limiti di Nerone, del personaggio che si è creato in questi anni e che la gente conosce. L’ idea è di portare all’ ascoltatore la storia di una persona che oltre ad essere un rapper è soprattutto un ragazzo che impara ad essere uomo con tutte le ambizioni, le paure e le delusioni che questo processo comporta.
Non è finita qui però: oltre al ragionato equilibrio tra queste due particolari componenti troviamo delle vere e proprie hit e bangers ( se avete sentito “Hyper” sapete bene di cosa è capace ), particolari chicche ( l’ anticipato pezzo interamente al riocontra e non solo ) e pezzi in cui viene a galla l’ humus culturale e musicale dell’ autentico rap milanese, con una traccia che rimanda a un disco piuttosto importante..
E oltre al protagonista?
A grandi produzioni – tra cui figura la mano dell’ immancabile
Biggie Paul – si accompagnano featuring con
esponenti di spicco della scena ( sono ancora protetti dal segreto
militare ma vi garantiamo che vi stupiranno ) che completano un prodotto che per quanto
personale rimane inserito nell’ ottica di un lancio su scala
nazionale, volto sia ai vecchi fan che a chi conosce solo
in superfice Massimiliano.
Questo è ciò tutto ciò che avevamo da dirvi, quello che noi abbiamo ricevuto dalla
first listen di questo progetto, cioè un album che possiamo definire senza remore solido e
indubbiamente riuscito.
Ora non resta che aspettare. Siete pronti?