Achille Lauro: Days before Rolls Royce
Achille Lauro ha annunciato recentemente la data di uscita del suo disco 1969 che
uscirà il 12 aprile 2019: il progetto è stato anticipato dalla pubblicazione del singolo
C’est la vie il 29 marzo 2019.
Dopo la sua partecipazione al 69° Festival San Remo insieme a Boss Doms con il brano Rolls
Royce, classificatosi al nono posto della kermesse canora, l’artista ha
acquisito una popolarità incredibilmente grande agli occhi del pubblico italiano e non solo
tra gli ascoltatori del genere, popolarità che era già stata acquisita non solo per la sua
musica ma anche grazie alla partecipazione a Pechino Express nel 2017,
sempre in coppia con Doms e all’esibizione al Concerto del Primo Maggio nel 2018.
Visto l’annuncio del nuovo album e l’ascesa folle dell’artista dopo il
Festival, sembra necessario ripercorrere la storia musicale partendo dai turbolenti
inizi.
Achille Lauro inizia la sua carriera militando nel gruppo romano Quarto
Blocco, sotto cui nel 2012 e 2013 pubblica due mixtape: Barabba
Mixtape e Harvard. Entrambi i prodotti hanno un suono molto d’impatto,
Achille rappa sopra le strumentali con la foga di chi ha visto le fiamme
dell’inferno e un piglio che contraddistingue un emergente promettente da uno
mediocre, accompagnato da numerosi ospiti della scena della sua città madre. Questi due
lavori, sebbene piuttosto grezzi, svolgono egregiamente il loro compito, ossia ampliare
la nomea del giovane Achille.
Dopo l’uscita di questi due primi lavori ufficiali Achille viene subito da notato da persone del calibro di Marracash e Dj Shablo, che nel 2014 lo accolgono nella famiglia Roccia Music, sotto la quale Lauro pubblica il suo primo album in studio Achille Idol Immortale, coronoamento della sua prima parte del percorso del mondo della musica. Il disco è farcito di ospiti d’eccezione, come lo stesso Marracash nella traccia Real Royal Street Rap, Noyz Narcos in Insalatiera e Gemitaiz nel pezzo Nessuno, le produzioni vantano i nomi di The Night Skinny, Banf, Frenetik e Tayone.
Il disco per la maggior parte delle tracce ha un sound arrogante e travolgente frutto della fame – per niente assopita – dei primi mixtape. Al suo interno tuttavia troviamo una maggior variazione tematica e sonora, frutto della cura artistica di Marra e Shablo, con la presenza di pezzi più sentimentali come Scelgo le stelle con Coez, Scarpe coi tacchi con Martina May, Tu che ne sai oppure Lost for Life: piccole gemme che aprono al pubblico un lato inedito della personalità multiforme e soprendente di Achille. Il disco presente anche un’altra particolarità: alla fine di ogni traccia viene recitato un verso da un Vangelo rivisitato nell’ottica dello stesso artista, proseguendo il connubio tra strada e religione inaugurato con Barabba e tanto caro all’artista romano.
Spinto dal successo del suo primo album esce nel 2015 Young Crazy EP, composto da sei tracce tra cui La bella e la bestia, pezzo d’amore che ebbe molto successo anche nella sua versione unplugged. L’Ep precede l’uscita del suo secondo album che esce il 26 maggio 2015: l’acclamato Dio c’è. Con questo disco Achille Lauro dimostra di essere uno di quei rapper in grado di intrattenere il suo ascoltatore al 100%: il sound creato da Boss Doms e le storie raccontate nei pezzi sono totalmente coinvolgenti e lo stile di scrittura viene affinato fino a diventare unico.
Anche questo disco vanta la collaborazione con Marracash nel brano Ora lo so e anche quella di Gemitaiz su Ghetto Dance, una traccia dove i due artisti sembra si improvvisino Die Antwoord sia per lo stile musicale sia per il video molto simile a quello di I FINK U FREEKY del duo Sudamericano. Dio c’è è un disco dove Achille lascia un po’ da parte il suo lato più bestiale per far posto ai sentimenti più profondi, siano essi legati al mondo della droga, dei rapporti umani malsani, alla vita nel quartiere, il tutto visto con occhi molto più tristi e rammaricati rispetto ai lavori precedenti.
Nel 2016 in concomitanza con l’uscita del disco Santeria di Marracash e Gue Pequeno e con Malammore di Luché, Roccia Music diffonde la notizia dell’uscita di Achille Lauro dal collettivo. L’artista, insieme a Dj Pitch8 fonda quindi la sua etichetta No Face Agency, alla ricerca di una maggiore autonomia. Nonostante la separazione, Lauro ricorda quello di Roccia Music come un periodo fondamentale per la sua carriera.
Nel novembre 2016, dopo diversi singoli, pubblica finalmente il suo terzo album Ragazzi Madre: è laconsacrazione definitiva del duo Achille Lauro e Boss Doms. Nel disco il rapper romano tratta argomenti già presenti nei suoi lavori precedenti, ma lo fa con molta più raffinatezza: nei suoi testi fa riferimento sempre a simboli di ricchezza, ma non la stessa di cui parlava prima in cui contava solo avere più soldi. In questo disco più che di ricchezza si può parlare di raffinata eleganza, che tuttavia non gli permette di dimenticare il dolore che ne ha forgiato la storia nè tutti gli amici morti, scomparsi o semplicemente quei “ragazzi madre” di ogni quartiere d’Italia costretti a crescere troppo in fretta.
Nel disco è presente l’ennesimo featuring con Gemitaiz sulla traccia Ulalala, una delle canzoni di più successo non solo di quest’album, ma dell’intera discografia dell’artista.
Nel 2017 qualcosa cambia: dai suoni dei lavori precedenti nasce la wave della Samba trap, i
cui simboli sono i singoli Amore Mi e Midnight Carnival, brani che
precedono l’uscita dell’ultimo album dell’artista a giugno del 2018: Pour
L’Amour. Questo disco ha un suono decisamente diverso da quelli precedenti:
le sonorità della samba trap conferiscono al prodotto un tono quasi
festoso.
Attenzione però, con questo non si intende assolutamente che il disco sia una barzelletta.
Nonostante gli argomenti vengano trattati in modo più leggero possiamo ritrovare i temi
classici dell’artista: i riferimenti alla droga in pezzi come Burro e
Marmellata, l’illusione del mondo sfarzoso e lussuoso in Bvlgari,
senza contare l’emozionante ballata conclusiva Penelope.
Il 14 dicembre 2018 è uscito il progetto No Face Forever, il primo album dell’etichetta di Achille Lauro. Il disco serve a far conoscere maggiormente il volto dell’etichetta e i singoli membri che vanno a comporre il roster di Lauro, tra cui figurano Simon P, Mattway, Sedato, Yanky, Uzi Lvke e altri.
Dopo la collaborazione del rapper con Anna Tantangelo nel brano Ragazza di periferia 2.0 e la partecipazione al già citato Festival di Sanremo, Lauro è pronto a tornare in studio per stupire i suoi fan con nuove sonorità e sperimentazioni. In che direzione andrà la carriera di questo sorprendete artista con 1969?