V DAYS di Malakay va controcorrente
Direttamente dalle spiagge di Alghero V Days di Malakay è un EP realizzato in soli cinque giorni che con una wave di suoni chill culla l’ascoltatore durante tutto il progetto. Questo lavoro spicca tra le ultime uscite musicali per innovazione e originalità.
In un mare di nuovi progetti musicali rindondanti, sovraccarichi e con suoni tutti simili, V Days il nuovo EP di Malakay si distingue: un lavoro di squadra, un progetto realizzato in cinque giorni che abbraccia il sound d’oltreoceano senza risultare una caricatura anzi riesce a tradurre in una nuova chiave i suoni legati all’R&B.
ChiamarsiMc ha incontrato il giovane artista sardo Malakay, che ci ha raccontato come è nato questo progetto: il legame con il team che ha seguito la realizzazione di questo EP è talmente forte che per buona parte dell’intervista si è usata la prima persona plurale: questo ci ha fatto capire immediatamente quanto sia stato fondamentale l’apporto dei singoli componenti per portare alla luce V Days.
CMC: V DAYS ha delle forti tendenze R&B, un genere che in Italia è ancora di nicchia, pensi di poter riuscire a portare e far apprezzare queste sonorità a un pubblico più vasto?
Malakay: Ha assolutamente delle tendenze R&B, che alla fine è quello che volevamo fare. Volevamo un suono diverso da quello che è prevalente ora nel nostro Paese, qualcosa di nuovo che ci desse un’identità particolare. In Italia ci vuole qualcuno che traduca l’R&B in un linguaggio che possa essere capito. Sento che c’è la necessità in generale di un nuovo sound, di una nuova ondata, che possa essere la nostra questa ondata. Che possiamo essere noi quelli che portano questo sound ad uno step successivo? Sì perchè no, abbiamo una visione ben definita, ci sono pochi artisti o forse nessuno che tratta le tematiche come facciamo noi e con il nostro metodo.
CMC: Un progetto che parla molto da se è molto auto descrittivo. C’è qualcosa che chi ascolta deve sapere prima o nel mentre della riproduzione dei tuoi brani?
Malakay: Mi rendo conto che quando scrivo tutto si può ricondurre al fatto che parli di una sola persona, ma in realtà io compongo dei quadri che parlano di diverse ragazze, diverse cose che ho vissuto e unisco il tutto. Il mio immaginario è composto da varie situazioni che poi io ricollego tutte in un unico pezzo, cercando di dare un unico filo conduttore, questa secondo me è una particolarità della mia scrittura.
CMC: Di V Days colpisce molto anche la parte visiva: come è nato il tutto?
Malakay: Nasce dalla fortuna: io sono molto amico con Enrico Rassu, fotografo sardo come me che è qui a Milano, siamo veramente molto legati. Non c’era bisogno di un fotografo esterno che non conoscesse minimamente la situazione e il progetto. Abbiamo creato uno studio in una casa ed Enrico documentava con delle foto quello che succedeva, la quotidianità di quei giorni: non abbiamo avuto bisogno di andare ad Alghero e fare delle pose forzate. Dalle immagini scattate sono nate poi sia le copertine dei singoli, sia la cover ufficiale e quella tracklist. Grazie alla nostra amicizia che è vera abbiamo pensato di unire la musica con la fotografia.
CMC: Sassari è il luogo da dove vieni e Milano è il luogo dove vivi: sono due città molto differenti, cosa ti porti dietro da queste due realtà?
Malakay: Vivere a Sassari che è una città provinciale quando sei piccolo non lo vedi come un vantaggio: dici okay qui non si fa mai niente che palle, invece a lungo andare quando sei catapultato in una grande realtà come Milano e hai un’ottica da ragazzo di provincia riesci veramente a vedere le piccole cose, che una persona abituata a una grande città non coglie. Milano mi ha insegnato ad essere veloce, a tenere alti i ritmi, quando vado giù sono dieci volte più veloce di quello che ero prima. Nota a margine: io di professione qui a Milano sono fonico e infatti tutti pezzi che sentite nostri, mixo, registro e masterizzo tutti io.
CMC: C’è qualcosa che non è ancora stato detto su V Days o qualche aneddoto che ci vuoi raccontare?
Malakay: Un aneddoto c’è: uno dei pezzi che abbiamo prodotto che si chiama Elvis non è stato inserito. Elvis è il nome del mio cane e il pezzo parla di lui, anche nella copertina finale c’è un cane che lo rappresenta. Non l’abbiamo incluso nel disco perchè con il mood generale avrebbe stonato un po’, troppo chill rispetto agli altri pezzi presenti. Non so cosa succederà di questo pezzo ma V Days, cinque tracce, cinque giorni era perfetto. Non so se includeremo il pezzo Elvis in qualche altro mio progetto ma questa è una piccola curiosità in caso qualcuno si chieda cosa c’entra un cane nella componente visiva.
CMC: In futuro invece cosa c’è in programma, cosa vorresti trasmettesse la tua musica?
Malakay: Per il futuro abbiamo delle bombe veramente fresche, che potrebbero essere associate alla wave di Toronto per musicalità.
La mia musica ti deve coinvolgere, quello che vorrei la mia musica facesse è ispirare, che accompagnasse le persone durante determinati momenti della giornata, che riesca a far prendere bene.
V Days è un progetto circolare, una wave chill che ti accompagna durante tutto l’ascolto.