El conquistador del mundo: Bad Bunny oggi è un fenomeno intercontinentale
Il portoricano ha conquistato le classifiche di tutto il globo a suon di hit, portando con sé la lingua e la cultura di un paese intero. Oggi Bad Bunny è un fenomeno mondiale.
“Benito Martínez de Puerto Rico
Empezamo’ de abajo, ahora somos rico’
Pero nunca olvido de dónde sal픓Benito Martínez da Porto Rico
partiti dal basso, ed ora siamo ricchi
ma non mi dimentico mai da dove arrivo”
Così Bad Bunny apre Desde El Corazon, canzone contenuta nello speciale album Más de un siglo, una compilation di componimenti di vari artisti della scena latina, progettata in occasione del ventiseiesimo anniversario dello speciale festivo del Banco Popular. Dei versi semplici e diretti che danno una prima idea di chi sia Bad Bunny, artista portoricano classe ’94. Come dice nel corso del pezzo è cresciuto ascoltando tanta musica, in fattispecie salsa e reggaeton, sicuramente non immaginandosi che un giorno avrebbe collaborato con i suoi idoli, tra cui Daddy Yankee, Wisin e Yandel.
Il 25 gennaio 2016 Bad Bunny pubblica sulla piattaforma Soundcloud Diles, canzone che raggiunge in soli tre mesi un milione di ascolti. Di lui si accorge Dj Luian, che lo firma per la sua etichetta Hear This Music. A dicembre viene pubblicato il suo singolo d’esordio, Soy Peor, che riscuote un successo strepitoso. Il 2016 è solo l’inizio: nell’anno successivo la scalata continua specialmente tramite collaborazioni di livello, quali Vuelve con Daddy Yankee, Mayores di Becky G, Krippy Kush assieme a Farruko (prodotta da Rvssian) e soprattutto Si Tu Novio Te Deja Sola con J Balvin.
Prendersi l’America latina però non gli basta. Nel giorno di San Valentino 2018 il rapper droppa Amorfoda, una canzone dalle vibes tristi e malinconiche, dove Bunny parla a cuore aperto dei problemi sentimentali che lo affliggono (un cliché che torna diverse volte all’interno dei suoi testi, ma trattato spesso con melodie differenti). È l’anno delle hit con cui conquista il mondo: Te Boté Remix, I Like It e Mia dominano le classifiche mondiali. Manca solo un ultimo passo, ovvero il primo disco ufficiale.
Il progetto, chiamato X100PRE, è il punto d’arrivo dell’artista; un album che mantiene ciò che di buono si è visto nei due anni precedenti e lo amplia con canzoni dal sapore nuovo. Il disco viene acclamato dalla critica, e raggiunge nuovamente le vette delle piattaforme streaming, oltre ad un’ottima undicesima posizione nella US Billboard 200.
A questo punto viene da chiedersi: “Ma il successo di Bad Bunny è meritato? Cos’ha di speciale?”
La recensione completa di X100PRE la trovate qui:
Ciò che si evince fin dai primi ascolti alla musica del nativo di Vega Baja è la grandissima passione che nutre per la musica e il suo lavoro. Fin dai cinque anni d’età, il sogno di Martínez era fare il cantante, come dimostrano la già citata Desde El Corazon e Como Antes, traccia dove a farla da padrone è il tema della nostalgia verso la propria terra d’origine, luogo che rievoca i bei ricordi della gioventù del “Conejo”.
Dal punto di vista degli argomenti trattati, Bunny si muove tra la perdita dell’amore verso una donna – che spesso tradisce il cantante – e il forte desiderio sessuale, in un mix di sentimenti contrastanti che risulta piuttosto efficace. Nell’ultimo disco si ha spazio pure qualcosa di ben più impegnato: in Caro il rapper gioca con il titolo della canzone; prima lascia intendere che per “caro” (costoso) intenda il suo stile di vita, caratterizzato dall’ormai raggiunta ricchezza, per poi rivelare che ad essere “caro” è l’ipotetico ascoltatore, l’essere umano nella sua identità, con i suoi pregi, difetti, sogni e paure.
La terzultima traccia dell’album, chiamata RLNDT, è la più introspettiva di tutte. Il titolo – che sta per “Rolandito”, un bambino coetaneo dell’artista scomparso a Porto Rico a soli quattro anni di età – è una metafora di come si sente il cantante in questo periodo della sua vita: perso (nella fama e nel lusso) e senza una vera e propria identità.
“Creo que confundí la brújula con el reloj
Y caminé hacia la fecha equivocada
Quisiera encontrarme y volver a ser yo
Pero parece que de mí no queda nada”
“Penso di aver confuso la bussola con l’orologio
ed aver camminato lungo la data sbagliata
Vorrei ritrovarmi ed essere di nuovo me stesso
ma sembra che non sia rimasto più niente di me”
Musicalmente parlando, nei primi anni “El Conejo Malo” ha principalmente lavorato su reggaeton (anche se in minor parte) e latin trap, suo cavallo di battaglia. Bad Bunny ha individuato in Arcángel e J Balvin le figure più importanti della sua carriera. Il primo per avergli dato quell’attitudine di strada che gli mancava grazie al singolo Tú No Vive Así, il secondo per quanto riguarda la spinta prettamente artistica che serviva al rapper per spiccare il volo.
In X100PRE Bad Bunny cambia la musica: nonostante l’ovvia presenza di canzoni sullo stile tipico dell’artista, ci sono anche pezzi con influenze musicali che variano dal pop punk/alternative rock (Tenemos Que Hablar) al synth pop anni ’80 (Otra Noche En Miami), passando anche per il dembow – un genere di origine giamaicana simile al reggaeton – sperimentato in La Romana con El Alfa.
In soli quattro anni, Bad Bunny si è preso il mondo partendo da una piccola isola nel nord-est dei Caraibi, e non sembra intenzionato a fermarsi. Dopo l’uscita del disco, il “Conejo” ha rivelato in una diretta Instagram di essere uscito dall’etichetta Hear This Music, in quanto non gli permetteva di rilasciare il disco (una situazione simile a quella di Lil Uzi Vert). Il contratto che firmerà con la nuova etichetta Rimas Entertainment aprirà un nuovo capitolo della sua carriera, che ha ancora ampi margini di crescita.
Filippo Alzani
Articolo veramente completo, scorrevole, video e immagini inseriti a regola d’arte, che gran pezzo che hai scritto <3