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I 5 artisti emergenti su cui puntare nel 2020

Anche il 2019 ha visto in Italia le classifiche dominate in lungo e in largo dal rap, con il solo Ultimo a mantenere delle posizioni ai vertici: nell’anno della definitiva consacrazione a big dei vari Rkomi, Tedua, Ketama, Izi e Lazza, il tanto atteso album di Marracash non ha tradito le aspettative spopolando anche tra i non fan del genere, mentre Salmo, grazie al quarto volume del Machete Mixtape e al perdurare nel panorama mainstream di Playlist è stato il secondo artista più ascoltato in Italia, nonché il primo rapper, davanti a quel Sfera Ebbasta che ha semplicemente campato di rendita per tutto il 2019, con la pubblicazione di due soli singoli, Mademoiselle e Soldi in Nero, collaborazione con Shiva.

Proprio Shiva è stato uno degli emergenti che più ha fatto parlare di sé durante l’anno che stiamo per salutare, insieme ad altri fenomeni che hanno fatto registrare numeri che 12 mesi fa sarebbero stati solamente un sogno ambizioso: stiamo parlando dei vari thaSupreme, FSK, Massimo Pericolo, Psicologi e Madame, che rappresentano probabilmente la prima generazione di rapper che ha potuto giovare delle dinamiche del mercato discografico odierno, mostrando dei tassi di crescita della popolarità assolutamente impensabili fino a qualche anno fa, a prescindere dalle diverse spinte discografiche che possono aver influenzato positivamente il percorso di alcuni dei sopracitati.

 

Abbiamo quindi deciso di domandarci quali rapper possono essere i candidati a diventare i volti nuovi nell’emisfero mainstream del rap italiano per il 2020 e ne abbiamo selezionati alcuni tra i più interessanti:

BRESH

Tra i nomi che seguiranno è sicuramente il più conosciuto, grazie all’appartenenza alla scena genovese e alle conseguenti collaborazioni con alcuni nomi importanti della scena come Tedua, Rkomi e all’altra eterna promessa del rap ligure Vaz Tè. Bresh è anche il rapper che se dovesse riuscire a sfondare, rappresenterebbe l’eccezione al fenomeno della rapidità con cui sono esplosi i nomi di cui parliamo nell’introduzione.

 

Bresh è infatti presente sulla scena da diversi anni, ma le sporadiche pubblicazioni, seppur di indiscutibile qualità, e l’assenza di un vero e proprio progetto non ne hanno mai permesso l’affermarsi. Nel 2019 sembra però essere cambiato qualcosa ed entrambi i singoli pubblicati hanno superato il milione di streaming, segno probabilmente che i tempi per il salto di qualità sono ormai maturi.

RADICAL

Conosciuto da molti per il facile accostamento con Rosa Chemical, con il quale ha spesso diviso, e continuerà a dividere, il palco negli ultimi mesi, Radical rappresenta uno dei primi nomi di successo che sono riusciti ad emergere dal panorama del Soundcloud italiano, piattaforma dove è nato come artista e dove possiamo trovare, oltre ai due volumi di Trashbin diverse collaborazioni con alcuni nomi caldi della Nuvola: Lil Kaneki (membro degli Psicologi), Frostee e Fuckyourclique.

 

Il suo stile aggressivo influenzato a tratti anche dal mondo del metal e dal punk, determina un prodotto musicale piuttosto raro, fattore al quale va aggiunta però una buona dose di versatilità che gli permette di adattarsi con ottimi risultati a situazioni diverse. Passa così dalle più orecchiabili Navicella e Dash all’atmosfera più cruda delle hit che hanno gettato le fondamenta per il suo prossimo successo: stiamo parlando chiaramente di Tik Tok con Rosa Chemical e Lobby, canzone manifesto dell’omonima crew di cui fa parte insieme allo stesso Rosa, Jordan, Thelonious B e ad un’altra grossa scommessa per il 2020, DaytonaKK.

DAYTONA

Daytona è invece il rapper che in questo 2019 più ha beneficiato, assieme a Rosa Chemical, della vicinanza con gli FSK, che si sono rivelati dei vari e propri ‘cavalli di troia’ per aprire il mercato all’impronta artistica di gente come Daytona, al quale buona parte del pubblico non era ancora pronto.

 

L’ep KK1, prodotto da Beak on the Night, è un perfetto progetto di presentazione del rapper di Casal di Principe, che ha poi proseguito il suo 2019 con i singoli Ferro Sporco, con ospite Sapobully, Bipolare, assieme a Jordan e Lobby, per l’appunto in collaborazione con Radical e i Thelonious B. Staremo a vedere se nel 2020 con un vero e proprio progetto riuscirà a ripetersi e a continuare il suo percorso verso il mainstream.

SECURITY

Senza alcun dubbio uno dei nomi più interessanti provenienti da Soundcloud, Security porta uno stile che ha nelle sue corde un’impronta decisamente più classica rispetto agli artisti di cui prima, sia in termini di flow che di argomenti. Ma nonostante questi possano essere limiti strutturali considerando la giovanissima età (classe 2002) e una carriera ancora agli inizi, il talento di Security è riuscito a portarlo all’attenzione di una delle più importanti realtà del rap italiano: la Lovegang.

 

Le collaborazioni con Ugo Borghetti e Drone126 e il sostegno dimostrato a più riprese da Ketama e Franco126 sono una garanzia di qualità ma non di successo: i singoli con i quali Sicurezza si è presentato su Spotify hanno dato buoni risultati e hanno ampliato la sua fanbase, ma per fare level up ancora non basta: proprio per questo, dal 2020 di Security non possiamo che attenderci delle belle novità.

VIPRA

Orfano di quello che è stato uno dei progetti musicali più interessanti degli ultimi anni, l’ex voce solista dei Sxrrxwland potrebbe rivelarsi la mina vagante dell’anno che verrà. Nato come rapper per sua stessa ammissione, Vipra si è adattato in questi mesi a quello che era l’indirizzo musicale del gruppo: un’alternative trap strutturata principalmente su suoni provenienti dall’elettronica, che si sposava con un’attitudine di matrice simil-indie.

 

Adesso che si ritrova ad essere nuovamente un rapper solista, il nostro Giovanni Vipra si trova di fronte ad una scelta per poter provare a sfondare e a scrivere il suo nome tra le sorprese del 2020: reinventarsi come rapper puro in un contesto piuttosto sovraffollato o continuare con un approccio simil indie o comunque più pop, nonostante anche questo sia ormai un contesto neanche poi più così di nicchia come si può pensare.

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